Friedkin passa all'azione

24/09/2020 alle 15:29.
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IL TEMPO (F. BIAFORA) - Un errore che ha accelerato un processo iniziato già negli scorsi giorni. Nel loro prime mese da proprietari della Roma Dan e Ryan Friedkin, coadiuvati dai fedelissimi Marc Watts e Eric Williamson, hanno studiato ogni dettaglio della società giallorossa e quello di ottobre sarà un mese che vedrà profondi cambiamenti all’interno della struttura operativa del club. Il 3-0 a tavolino subito con il Verona non ha fatto altro che dare un'ulteriore spinta alla fase di rinnovamento: in una riunione andata in scena tra i vertici del Gruppo Friedkin ad inizio settimana è stato ammesso che probabilmente bisognava intervenire in maniera pesante immediatamente dopo la sottoscrizione del closing con .

Fino all’assemblea degli azionisti convocata per il 29 settembre non ci saranno scossoni, ma dopo la nomina del nuovo consiglio d'amministrazione e l'approvazione del bilancio 2019/20 - la perdita sarà da record - partirà effettivamente il nuovo corso giallorosso. Tra Trigoria e gli uffici dell’Eur quasi nessuno può considerarsi al sicuro di restare al proprio posto, sia per quanto riguarda le persone coinvolte nell’area sportiva e sia per le varie figure che si occupano quotidianamente delle vicende extra-campo. I primi addii sono quelli del segretario sportivo Longo, le cui dimissioni per il caso Diawara sono state accettate dal Fienga, e del vicepresidente , che lascerà la Roma e non si occuperà più del progetto di , che rappresenta una priorità del gruppo texano.

Da capire quello che sarà il destino dell'ad Fienga, mentre sono in bilico le posizioni del global sport officer , dell'allenatore Fonseca (Allegri e Sarri sono alla finestra), del direttore sportivo (gli era stato chiesto di restare e di non accettare l'offerta da dell'Ascoli) e del Gombar, tra i responsabili del pasticcio fatto con le liste, a cui nessuno è riuscito a mettere una pezza. Il primo obiettivo dei Friedkin - che ancora non hanno avuto modo di incontrare - è quello di creare una struttura più compatta e armonica, con figure che siano in grado di collaborare e dialogare tra di loro. L'intenzione di affiancare a Ryan Friedkin un consigliere che conosca in maniera approfondita l'Italia e tutte le pieghe del calcio tricolore, andando poi a nominare un direttore sportivo dal profilo internazionale: il candidato numero uno è Rangnick, anche se ci sono stati alcuni contatti tra Paratici, in uscita dalla , e Fienga. In attesa di capire da chi saranno riempite le varie caselle destinate a svuotarsi verrà definita l'Opa ed entro la fine dell'anno sarà completato l'aumento di capitale.

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