«Aggressori». «Illegali». La guerra in Nagorno divide gli ex compagni

16/10/2020 alle 07:42.
ozil-mkhitaryan

Continua senza tregua il conflitto che è stato ribattezzato la guerra del Nagorno-Karabakh. Questo territorio è attualmente governato da separatisti armeni ma è abitato anche da popolazioni azere, per questo motivo il mondo si è diviso sul da farsi. Ad esempio la Turchia di Erdogan ha appoggiato apertamente l’Azerbaigian, mentre la Russia ha tentato di negoziare un cessate il fuoco inutilmente. Come i governi mondiali sono divisi sull'argomento anche alcuni calciatori hanno scelto di schierarsi in merito a questo tema, imboccando strade separate ed entrando in conflitto. Questo è il caso di due ex compagni come Ozil e Mkhitaryan, ai tempi dell', che sull'argomento hanno posizioni opposte. Il primo ha sostanzialmente chiesto il ritiro delle truppe armene dal territorio, invocando anche una risoluzione Onu del 2008. Il secondo, che ora veste la maglia giallorossa, ha scritto una lunga lettera ai grandi governanti mondiali in cui, oltre ad accusate l'Azerbaigian "aggressore" ha scritto: «L’Armenia dove sono nato e l’Artsakh continuano a difendere il proprio diritto di essere una nazione indipendente, esistere sui territori storicamente occupati e preservare il proprio patrimonio di valori cristiani conosciuto in tutto il mondo».

(corsera)

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