Sergio Oliveira il tuttocampista. Per Mou è “diverso dagli altri”: ecco cosa dà in più alla Roma

26/01/2022 alle 16:59.
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LAROMA24.IT (Matteo Vitale) - Tuttocampista. Forse è questa la definizione più calzante per il nuovo arrivato in casa Roma, Sergio Oliveira. Il centrocampista portoghese ha dato fin dal primo momento una grande mano a José Mourinho, che non a caso lo ha pubblicamente elogiato alla fine di ogni match fin qui giocato, sia dal punto di vista realizzativo sia dal punto di vista del contributo al gioco della squadra. I numeri sono sempre utili per confermare o smentire delle teorie e in questo caso dimostrano come l’impatto di Oliveira sia stato immediato. Qualcuno potrebbe osservare come tre partite non siano ancora un campione sufficiente per definire nel dettaglio il valore di questo acquisto, ma da quando Sergio Oliveira ha indossato la maglia giallorossa la squadra di Mourinho vinto tre gare di fila e in due di queste è arrivato anche il gol del numero 27.

Contro l’Empoli, Sergio ha collezionato 1 gol, 5 passaggi chiave, ha subito 4 falli, è andato a contrasto 5 volte, ha intercettato 3 passaggi e conta 1 spazzata: decisivo sia in zona offensiva sia in zona difensiva, soprattutto se confrontiamo i numeri difensivi del portoghese con quelli di Bryan Cristante, compagno di reparto del portoghese, ovvero 2 contrasti vinti, 3 passaggi intercettati e 3 spazzate. Anche dal punto di vista della distribuzione del pallone, è possibile notare una maggior precisione (86,5%) rispetto a Cristante (75%). Tra le cose interessanti: il portoghese è il giocatore che ha contrastato più volte gli avversari contro l’Empoli (5 volte, solo Karsdorp più di lui a quota 7) ed è quello che ha pressato più volte durante il match (33, quasi il doppio rispetto al secondo che è Mkhitaryan). Come se non bastasse, il numero 27 è stato anche il secondo giocatore a far registrare più tocchi di palla (56) dopo Rick Karsdorp, 35 dei quali nella trequarti centrale. È indubbiamente presto per tirare le somme, però non è un caso che Mourinho lo definito “un giocatore diverso dagli altri”. Non è un regista e non è un mediano, il tecnico lo ha spiegato, ma in attesa del rientro di capitan Pellegrini ha preso per mano la squadra e ha fatto sentire la propria presenza in tutte e due le fasi.