LAROMA24.IT - "Pellegrini sembra un altro giocatore", capita(va?) spesso di leggere. Ad essere cambiato, però, non è (solo) lui, ma tutta la Roma. E di conseguenza tutta una serie di effetti positivi. Il calcio non è materia semplice, anzi, ma a volte le cose sono esattamente come sembrano. Dall'arrivo di Daniele De Rossi sulla panchina giallorossa, la Roma è cambiata: il modo di giocare, il modo di attaccare, il numero di uomini portati di là, la squadra segna di più (mai meno di 2 gol in un match di campionato dal Verona in poi), è cambiata l'occupazione degli spazi in campo e tante altre cose. Il primo a ringraziare sentitamente delle novità è Lorenzo Pellegrini: il Capitano dall'arrivo di mister DDR ha totalizzato 5 gol e 3 assist in 10 partite e questo non è assolutamente in caso. La posizione media del numero 7 è passata dalla metà campo difensiva a quella offensiva e i numeri dimostrano quanto, insieme ovviamente a un miglioramento della sua condizione fisica (in crescita nel periodo finale di Mourinho, ma un problema nel mezzo), il suo coinvolgimento sia cresciuto sensibilmente.
Partiamo dal numero di SCA (azioni da tiro), pari a 56 totali in stagione: in 16 partite (907') con Mourinho ha creato 34 azioni da tiro (3,3 p90'), nelle 10 (744') con DDR già 25 (3,02 p90'). Per quanto riguarda i GCA (azioni da gol): 4 sono state costruite nelle 16 partite giocate con Mou (0,39 p90), 4 nelle 10 con De Rossi (0,49 p90). Prima accennavamo al coinvolgimento e quindi alla sua centralità all'interno della manovra: in stagione il 7 ha totalizzato 891 tocchi, 435 di questi quando in panchina c'era lo Special One (43,16 p90), 456 con il nuovo tecnico (55,1 p90), si può quindi immaginare che questo dato (rappresentativo della presenza del Capitano nelle trame di gioco giallorosse) sia destinato a crescere esponenzialmente. Parità nel dato degli xG (3.00 totali in 25 partite): 1,5 nelle prime 16, 1,6 nelle ultime 10. Interessante quello relativo al numero di passaggi progressivi: 75 totali, 40 con Mourinho (3,9 p90) e 35 con De Rossi (4,2 p90). In proporzione, nettamente migliorato il dato dei tocchi nella 3/4 offensiva: dei 295 totali, ben 138 (16,6 p90) contro 157 (15,5 p90) sono stati registrati dal Verona in poi, quando in panchina è arrivato l'ex numero 16. Quante volte Pellegrini ha portato palla nell'ultima 3/4? 24 in totale, 10 con Mourinho in 16 partite (0,99 p90), 14 dal cambio allenatore (1,7 p90). Cresciuto anche il numero di passaggi nell'ultimo 1/3 di campo: dei 60 totali, 34 sono stati realizzati con De Rossi in 10 gare (4,11 p90), con il portoghese 26 in 16 (2,57 p90). Questo forse è il dato che meglio spiega la crescita del rendimento del 7.
Inevitabilmente, è migliorato anche il numero di passaggi progressivi ricevuti (la sua posizione media in campo si è alzata, ma questo dipende anche dal diverso modo di costruire dei giallorossi): dei 73 totali, 34 dal cambio tecnico (4,11 p90 vs 3,86 p90). Quasi in parità il numero di passaggi in area di rigore, 7 con Mourinho (0,69 p90) e 6 con DDR (0,72 p90), sempre tenendo a mente il minutaggio collezionato con i due (907' con Mourinho, 744' con De Rossi). Praticamente uguale anche il dato degli xA: 1 con lo Special One, 0.9 con mister De Rossi. In definitiva, numeri alla mano, è facilmente intuibile perché e come l'asticella del rendimento di Lorenzo Pellegrini sia schizzata verso l'alto e questo non ha nulla a che vedere con anelli o complotti vari. Semplicemente mister De Rossi ha messo il numero 7 nel cuore della manovra della Roma.
MV