IL TEMPO (A. AUSTINI) - «Se vinciamo cambia tutto». Lo slogan firmato Nicolas Burdisso carica la Roma in partenza oggi per Donetsk sognando limpresa: ribaltare il 2-3 dellandata con lo Shakhtar e qualificarsi ai quarti di Champions. Missione impossibile? Non proprio, a sentire le parole dellargentino e i segnali che arrivano da Trigoria. Squadra e dirigenti ci credono, nonostante la sfida si giocherà sottozero in uno stadio strapieno, dove lo Shakhtar ha vinto tutte e 16 le partite ufficiali di questa stagione. Perfino i tifosi, tuttaltro che teneri in questo periodo, ieri hanno incitato i giocatori alluscita di Trigoria.
In Ucraina cè un fattore, invertito rispetto allinizio della stagione, che può giocare a favore della Roma: nel 2011 le cose stanno girando meglio in trasferta. NellOlimpico sempre più «avvelenato» sono arrivate appena due vittorie in sei partite, mentre i successi in trasferta, coppa Italia compresa, sono quattro su sette sfide. Altri spunti dottimismo li regala Francesco Totti. Ha saltato la trasferta di Lecce per squalifica, mantenendo una condizione fisica brillante: il capitano, paradossalmente, può essere larma segreta per scombinare i piani di Lucescu. Si può fare, insomma, almeno dando retta alle motivazioni di una squadra che in una notte può dare un senso tutto nuovo alla stagione. Smentendo Ranieri e gli altri «nemici»: ma il più pericoloso resta la Roma stessa.



