
LAROMA24.IT - La lista dei convocati per il ritiro della Roma presenta alcuni "ex" giovani, come Cherubini e Boer, di rientro dai rispettivi prestiti alla Carrarese e alla Pianese, operazioni di mercato al confine con la prima squadra, come Sangaré lo scorso anno e il portiere Zelezny quest'estate (QUI LA SCHEDA TECNICA), e quattro giovani reduci dalla Primavera. Si tratta, in ordine di ruolo, del portiere De Marzi (classe 2007), il difensore Reale (2006), il terzino Mannini (2006) e il centrocampista Romano (2006).
Ecco chi sono i 4 che proveranno a stimolare la sensibilità che Gasperini ha già dimostrato in carriera verso i più giovani:
GIORGIO DE MARZI - Già lo scorso anno, ancora minorenne, il portiere classe 2007 era stato integrato da De Rossi nel ritiro romanista, partecipando anche alla spedizione inglese di agosto. Falsini, che lo aveva già avuto in precedenza, gli ha affidato la porta della Primavera e lui, sfruttando i problemi sorti nel frattempo tra Marin e la Roma per il rinnovo di contratto, si è prima preso i guanti da titolare tra i più giovani e poi è stato aggregato sempre con più costanza in prima squadra fino a rientrare nelle convocazioni nella seconda parte di stagione.
Dalla gara col Milan, a dicembre 2024, il suo nome è comparso con costanza nella griglia dei convocati da Ranieri. Nato in Pennsylvania, cresciuto a San Cesareo, De Marzi ha giustificato la sua rapida ascesa con interventi importanti, fondati su un’ottima esplosività, anche nella fase finale del campionato Primavera. Come vuole l’aggiornamento del ruolo, si mostra anche predisposto al gioco con i piedi. L’aspetto dove deve maggiormente crescere pare quello delle uscite alte. Quest’anno, in Primavera, 20 presenze di cui 7 concluse senza subire reti.
MATTIA MANNINI - In attesa di sviluppi sul prestito alla Juve Stabia, che sembrava imminente, inizierà la stagione insieme alla prima squadra. Nel dicembre 2023, nel 3-0 allo Sheriff, il debutto nel finale di Europa League, unico atto ufficiale con i grandi della Roma. Da mezzala dinamica, con l’inserimento in area come accessorio principale, si è progressivamente trasferito in ampiezza, da terzino o quinto, nonostante la struttura (173 centimetri) che ne aggrava i compiti difensivi. Qui, con la maglia numero 16 che non richiede ulteriori approfondimenti, ha comunque mantenuto il suo dinamismo e una varietà di movimenti che lo porta spesso ad entrare anche dentro il campo dalla corsia laterale. Gli ingressi in area avvengono più spesso tramite combinazioni, come triangolazioni o inserimenti, che su dribbling o scarti offensivi. 17 presenze nell’ultimo campionato Primavera, tra regular season e fase finale, con due gol e 6 assist.
FILIPPO REALE - “All’inizio ero un giocatore offensivo, un esterno d’attacco. Finché Falsini, alla fine dell’Under 15, mi diceva che mi vedeva più come difensore”. Seguono smorfie che sottolineano come il cambio d’abito non sia stato immediato per il classe 2006, arrivato alla Roma nel 2015 dopo aver iniziato alla Vivace Grottaferrata. Il passaggio da terzino si concretizzerà più avanti, nell’Under 17, come confessato dal 19enne in un’intervista, prima che De Rossi, nel ritiro di un anno fa, ne completa la trasformazione in difensore centrale. Il piede mancino, la struttura, l’altezza del calzettone sopra il ginocchio sembrano grattare sul ricordo amaro di chi, l’estate scorsa, si era trasferito all’Arsenal dal Bologna per quasi 50 milioni di euro dopo esser stato svezzato nel settore giovanile romanista.
Il dna offensivo è riuscito a riconvertirlo in capacità d’anticipazione ora che quegli attaccanti deve sfidarli, le lunghe leve gli garantiscono una buona velocità e il lavoro di Trigoria lo ha accessoriato di una particolare cura negli atteggiamenti e posture negli 1v1 frontali. Pare, invece, doversi ancora dotare di ulteriore aggressività e ispessirsi nei duelli per poter stuzzicare a dovere le fantasie di Gasperini. 34 presenze e un assist nell’ultimo campionato Primavera.
ALESSANDRO ROMANO - Nato il 17 giugno (sì…) del 2006, in Svizzera, arriva a Roma nel 2022 dopo che “mi erano venuti a vedere al Winterthur in una partita in cui non avevo giocato granché bene”. La scheda di valutazione, evidentemente, aveva già sottolineato a sufficienza le potenzialità di quel mediano di piede sinistro, con spiccati elementi di forza, gambe stabili e resistenti all’urto. Così ingombrante e consapevole, all’interno di un campionato Primavera, che il calcio giovanile sembra aver esaurito o quasi le possibilità di accrescimento del suo bagaglio calcistico vista la prepotenza con cui ormai sa farsi largo tra i più giovani. In costruzione spesso lo si vedeva accomodarsi tra i centrali difensivi quest’anno, abbassandosi per ricevere e gestire con comodità il possesso, ma nel pacchetto di dotazione c’è anche la capacità di giocare su distanze più lunghe, oltre a una dote balistica che lo rende pericoloso con tiri dalla distanza.
Quando si mette in moto, seppur abbia bisogno di qualche tempo per raggiungere discrete velocità, nel campionato Primavera ha mostrato di saper squarciare anche il campo. Se in non possesso ha mostrato di saper tenere duelli anche fuori dalla sua area di competenza, la mobilità nell’interpretazione del ruolo in possesso pare quella col maggior margine di miglioramento per incontrare i gusti preferiti di Gasperini. 29 presenze riempite da 6 gol e 3 assist nell’ultimo campionato Primavera.