Tempestilli: “Il Team Manager ha delle responsabilità evidenti, ma dietro a lui dovrebbero esserci dirigenti a controllare. Qualcuno dovrà pagare”

20/01/2021 alle 18:33.
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TRS - Ai microfoni dell’emittente radiofonica è intervenuto l’ex della Roma Tonino Tempestilli, che ha espresso la sua opinione in merito all’episodio di Roma-Spezia. Queste le sue parole:

Partiamo dalla doppia espulsione dei supplementari: quanta responsabilità e che ruolo deve avere l’allenatore?
“Ha responsabilità, ma a volte è talmente concentrato sulla partita che non si rende conto dei cambi. E’ capitato che collaboratori fermassero i tecnici. Chi sta intorno al club dovrebbe sapere il regolamento. Chiaro che il ha responsabilità, non dobbiamo accusare il ragazzo che può sbagliare, ma è evidente che dopo quanto accaduto a Verona, certe situazioni non dovrebbero più verificarsi. L’immagine della Roma ne esce danneggiata a livello internazionale. Io mi chiedo chi dà disposizioni a questi ragazzi. Io sono convinto che i Friedkin possano raggiungere traguardi importanti, sono persone serie. Ho nel cuore la Roma, la tifoseria merita qualcosa di importante. Io credo che l’errore è talmente grande che è giusto che qualcuno si prenda le responsabilità e paghi”.

Ritieni che la Roma negli ultimi tempi sia stata depauperata di persone che hanno esperienza di calcio?
“E’ sotto gli occhi di tutti. La competenza non si compra al supermercato o si acquisisce con l’amicizia. Io penso che l’esperienza sia fondamentale, poi si può sbagliare e ci mancherebbe altro. Nel momento in cui c’è stato un errore clamoroso a Verona, a maggior ragione si deve fare attenzione a qualsiasi cosa. Questo è più grave, è un’interpretazione sbagliata del regolamento. Vengono dati cinque foglietti per i cambi, quanto finiscono sono finite le sostituzioni. Il segno evidente che non è stato interpretato il regolamento. E questo è grave. Se si hanno dei dubbi si alza il telefono e se lo fa mettere per iscritto dalla Lega. Quando qui a Reggio ho avuto dubbi sul settore giovanile, ho chiesto al mio segretario di verificare con la Lega per non sbagliare”.

Che cosa accade quando c’è un cambiamento del regolamento? Le società vengono informate?
“Viene mandato un protocollo via Pec alle segreterie generali di società, la segreteria le protocolla e le smista in base alle rispettive competenze. Se c’è un cambiamento a livello generale le società vengono informate. Poi ci possono essere negligenze della segreteria, che non le comunicano agli addetti ai lavori. Ma non è caso della Roma, che ha una segreteria funzionante e professionale. Sotto questo punto, in 30 anni a Trigoria, queste problematiche non ci sono mai state”.

Come è possibile che non siano venuti i dubbi in panchina?
“Ti racconto l’episodio successo settimana scorsa: noi dovevamo utilizzare l’ultimo slot con due cambi, mancava l’ultimo con tre cambi a disposizione. Il mister, preso dalla foga, stava operando una sola sostituzione, precludendo la possibilità di farne altre. Dalla panchina il lo ha fermato, dicendogli che se avesse fatto la sostituzione non avrebbe poi potuto farne altre. Ma tutti coloro in tribuna, potevano fare uno strillo dalla tribuna? Nessuno conosceva il regolamento?”.

La Roma ha effettuato un cambio senza foglietto.
“Sì. Voglio dire però che questa Roma comunque può dare soddisfazioni. Fonseca non è uno stupido, è una persona seria. Credo che stia facendo bene, gli auguro di togliersi soddisfazioni con questa squadra, con cui si può lavorare bene. Io amo questa squadra e vi dico che è un buon gruppo”.

Come si esce da questo momento?
“Sotto certi punti di vista che non ci sia il pubblico è meglio. Quando le cose non vanno bene il pallone scotta e se non hai personalità è dura. Poi è chiaro che ti manca il tifo che ti trascina. E’ fondamentale che i ragazzi non ascoltino quello che si può dire in certi momenti, bisogna mantenere la calma ed essere consapevoli di poter far bene. , Mkhitaryan, Pedro devono far capire ai giovani che bisogna fare una vita sana, fare un sforzo in più. Bisogna lavorare con impegno, lasciando perdere chiacchiere e social”.

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