Il punto sulla Roma: difficoltà di inizio stagione e obiettivi

30/09/2022 alle 06:00.
mourinho-empoli-roma

Dopo la conquista della Conference League, la campagna acquisti estiva della Roma è stata in linea con la volontà di crescita promessa dai Friedkin. Mourinho ha avuto giocatori a lui funzionali per proporre il suo calcio. In particolar modo l'ingaggio di Dybala ha aggiunto qualità e imprevedibilità alla manovra, qualità che erano mancate fino alla scorsa stagione. Di seguito l'analisi a cura del giornale sportivo Calciomagazine.net che si occupa anche delle partite della Roma in diretta con la cronaca sul web. Oltre all'argentino in avanti è arrivato anche Belotti, permettendo di avere una valida alternartiva offensiva, oltre che una spalla ad Abraham, soprattutto a gara in corsa. Nonostante questi acquisti, la squadra è ancora in fase di assestamento come dimostrano i ko rimediati contro Udinese e Atalanta in campionato e Ludogorets in Europa League. Nell'ambiente circola comunque grande fiducia per questa stagione in cui la squadra punta a centrare la qualificazione .

Le difficoltà di inizio stagione

Lo scorso anno Mourinho partì con un'idea di gioco e fu bravo a modificarla in corsa, permettendo ai giallorossi di alzare la Conference League. Quest'anno il modulo di riferimento, ovvero il 3-4-2-1, è stato confermato, ma l'impressione è che anche in questo caso servano dei correttivi in corsa. La squadra fatica a mantenere un ritmo costante per novanta minuti e, in fase di non possesso, ha perso molto della solidità che l'aveva contraddistinta, soprattutto nella seconda parte della scorsa stagione. Una delle cause è la mancanza di spinta sulle fasce. Spinazzola, per sua stessa ammissione, non è ancora al top e Zalewski, dopo l'ottimo finale della scorsa stagione, si è un po' perso, finendo per disputare solo 155 minuti fin qui. A questo si è aggiunto l'infortunio di Karsdorp che ha privato Mou di uno dei suoi fedelissimi, costringendo ad accelerare l'inserimento di Celik. Il risultato è che la squadra finisce per attaccare soprattutto centralmente, affidandosi alla vena creativa di Dybala, cosa che rende la fase offensiva più prevedibile. Non è un caso che l'argentino finora sia entrato in 5 degli 8 gol dei giallorossi, con tre marcature personali e 2 assist.

Il problema del gol

La Roma occupa attualmente il sesto posto in classifica con 13 punti, a -4 dalle capoliste e Atalanta. I giallorossi stanno trovando nuovi equilibri. Il sogno di Mourinho è quello di schierare contemporaneamente Pellegrini, Dybala, Zaniolo e Abraham per aumentare il potenziale offensivo della squadra, ma, finora il progetto non ha preso piede con continuità a causa dei problemi fisici in cui sono incappati a turno i componenti del «Quadrilatero magico». Ad un primo sguardo è evidente come il problema principale della Roma sia nella produzione offensiva. Tra le prime 8, i giallorossi hanno il peggior attacco con appena 8 reti segnate. Nelle sette gare giocate fin qui, solo con Empoli e Monza la squadra ha segnato più di un gol, rimanendo a secco con Udinese e Atalanta. Questo ha portato anche ad un'altra causa: quando hanno subito gol i giallorossi hanno vinto una sola volta, con l'Empoli. Nelle altre tre occasioni (, Udinese e Atalanta) ha ottenuto un pari e due sconfitte. E' chiaro che quello della produzione offensiva sia un problema su cui è necessario lavorare. Ad ammetterlo è stato lo stesso Mourinho nel dopogara con l'Atalanta.

Quanto manca Wijnaldum

Il brutto infortunio occorso a Wijnaldum ha costretto Mourinho a rivedere i suoi piani. L'olandese era stato preso come centrocampista di inserimento per la sua capacità di andare in gol e creare la superiorità numerica in fase offensiva. Senza l'ex Liverpool, Mourinho si è ritrovato a schierare contemporaneamente Matic e Cristante, giocatori simili e che attaccano poco lo spazio, finendo per calpestarsi i piedi. L'arrivo di Camara finora ha sostituito numericamente, ma non qualitativamente Wijnaldum, anche perchè dotato di caratteristiche diverse. Attualmente l'ex Olympiakos è sceso in campo appena 9 minuti in serie A. Mourinho non lo considera ancora pronto per un ruolo da protagonista e il rischio che il suo sia un solo un rincalzo è concreto. L'assenza dell'olandese ha creato anche un altro problema, ovvero quello della mancanza di un equilibratore che aggredisse sia in fase di non possesso che di possesso. Il giocatore che più si avvicina per caratteristiche a questo identikit è Pellegrini, ma il capitano non ha la stessa cattiveria in fase difensiva e il suo arretramento al fianco di Cristante o Matic finisce inesorabilmente per creare scompensi in fase difensiva. 

Tour de force determinante

Nelle prime 9 gare della stagione la squadra ha fatto intravedere a tratti tutte le sue potenzialità. Ciò che le manca è la continuità sia all'interno della stessa gara che tra un match e l'altro. E' questa la caratteristica che contraddistingue le grandi squadre ed è su questo tasto che Mourinho è pronto a lavorare. La Roma è attesa da un tour de force che la vedrà giocare 12 gare fino al 13 novembre per poi fermarsi a causa del mondiale. In questo lasso di tempo i giallorossi disputeranno 8 gare di campionato e 4 di Europa League che ne determineranno gran parte del futuro. In particolare le sfide contro , e Lazio in serie A daranno l'esatta dimensione della squadra. Mourinho è da sempre un tecnico che si esalta negli scontri diretti e in queste sfide dà il massimo. Starà dunque a lui trovare la formula perfetta per garantire un buon contributo in termini di gol, senza perdere troppo in fase difensiva. Se riuscirà ad ottenere questo scopo, i giallorossi potranno togliersi parecchie soddisfazioni sia in Italia che i Europa perchè, nell'ultimo anno, la squadra è cresciuta molto in termini di consapevolezza. Dopo una campagna acquisti importante è lecito, dunque, che i tifosi possano sognare. Pellegrini e compagni hanno tutto per piazzarsi tra i primi quattro in campionato e andare il più avanti possibile in Europa League.

Clicky