Roma e Lazio contro il razzismo

25/03/2023 alle 10:08.
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IL TEMPO - La Junior Tim Cup festeggia la sua decima edizione. Per l'occasione, presso l'oratorio del Santissimo Crocifisso di Roma, in via di Bravetta, i giovani ragazzi hanno incontrato due rappresentati delle squadre Primavera di Lazio e Roma: Marco Bertini e Francesco Chesti. Il progetto nasce per portare i valori del gioco oratoriale sotto ai riflettori del grande calcio. L'iniziativa consiste in un torneo giovanile di calcio a 7 riservato alle squadre under 14 degli oratori delle città in cui si gioca la Serie A Tim.
La volontà, attraverso la campagna «keep racism out», è quella di mettere in fuorigioco il razzismo e ogni discriminazione che ancora oggi caratterizza lo sport, partendo dai bambini che fanno delle attività sportive il loro divertimento primario. Ad aprire l'incontro è stato il responsabile dell'ufficio antirazzismo della Lega nazionale professionisti di Serie A Omar Daffe: «Ringrazio Lazio e Roma che, come tanti altri importanti club, sostengono il progetto. Ai più giovani dico che il calcio unisce e non divide, nonostante l'appartenenza a squadre differenti». A dare l'esempio con le loro testimonianze sono stati i giovani calciatori: il primo a prendere la parola è stato il mediano biancoceleste: «Conoscere compagni di squadra con cultura e abitudini diverse ci fa bene, ci arricchisce». A lui si è unito il difensore giallorosso: «Ho conosciuto ragazzi di altri Paesi e sono sempre stato curioso: ho fatto loro molte domande per conoscere culture e tradizioni nuove». In coro entrambi hanno invitato le giovani leve a non mollare il sogno legato al grande calcio ma con un imperativo: divertirsi rispettando gli altri. Sia Bertini che Chesti hanno anche raccontato i loro inizi: l'amore per il calcio è nato in strada, con gli amici di sempre; parole nelle quali i bambini si sono ritrovati e che hanno dato loro la speranza di riuscire ad arrivare in alto. Le psico-pedagogiste del team romanista hanno poi evidenziato la profonda ricchezza della «diversità», affermando che conoscere nuove storie è un dono. Infine Roberto Rao, responsabile della comunicazione laziale, ha fatto un appello: «Vi invito a non cantare brani che non conoscete e a non utilizzare frasi senza saperne il vero significato: pensate con la vostra testa. Nell'ultimo comunicato diramato dal club, ho definito "anacronistica" la manifestazione discriminatoria, razzista o antisemita: non deve più esistere». L'iniziativa, che consolida la collaborazione tra TIM, Lega Serie A e CSI, cresce con l'obiettivo di alimentare i sogni dei ragazzi, coniugando educazione e sport e l'ultimo evento ne è stata la più recente dimostrazione.

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