Come rilasciare la tensione muscolare dopo una sessione intensa di allenamento

10/04/2025 alle 06:00.
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Uno dei migliori alleati per il benessere psicofisico di una persona è fare attività fisica, a casa, in una struttura o in un parco pubblico.

L’allenamento porta con sé una serie lunghissima di effetti positivi che vanno dal miglioramento di alcune caratteristiche fisiche alla stimolazione della produzione di endorfine, particolari ormoni che portano il buonumore. Forza, resistenza, composizione corporea, aspetto fisico: tutte queste cose vengono toccate da vicino da una bella sessione di allenamento, di quelle che fanno sudare e sentire l’indolenzimento dei muscoli!

Tuttavia è inutile girarci attorno: dopo una bella sessione di allenamento, sia stata questa rappresentata da una lunga corsa, da una sessione di HIIT, da un po’ di sollevamento pesi o da una partita a calcio molto agguerrita, il corpo ha bisogno di riprendersi ed è nostro dovere dagli le attenzioni che merita.

Nel post-workout quello che succede è che la tensione muscolare si accumula e si può manifestare in molti modi: rigidità, affaticamento o veri e propri dolori. Per abbatterla c sono tante strategie: dall’impiegare una Puffco Pivot con le giuste erbe al fare tanto stretching in maniera pensata; analizziamo insieme queste occasioni all’interno di questo articolo!

Cos’è questa tensione muscolare?

Avere modo di rilasciare la tensione muscolare nella maniera corretta non è soltanto una questione di puro comfort ma è un passaggio cruciale, in quanto permette di ottimizzare il recupero muscolare, aiutando nella prevenzione di infortuni e a mantenere alte le performance nel corso del tempo.

La tensione muscolare è il risultato degli stress meccanici e metabolici alle quali i muscoli vengono sottoposti durante il corso di una sessione di allenamento; le fibre muscolari subiscono delle microlesioni con i movimenti e quest’ultime fanno aumentare il flusso sanguigno, che porta all’accumulo di acido lattico. Un processo normale, che permette al muscolo di adattarsi e diventare più forte nel corso del tempo.

Tuttavia evitando di applicare delle fasi di recupero si rischia di far accumulare troppe microlesioni, che porteranno poi all’insorgere di infiammazioni e soprattutto DOMS; ovvero dolore muscolare a insorgenza ritardata, senza dimenticare poi le tensioni che possono diventare persistenti.

Chiaramente queste non sono le uniche motivazioni che possono portare all’insorgenza di tensioni muscolari: queste possono essere collegate anche a squilibri posturali (i paramorfismi), a una respirazione non ottimale, a fenomeni di disidratazione e così via; l’importante è avere contezza di quali siano gli strumenti che permettono di ripristinare una situazione di benessere!

Tutte le tecniche migliori per rilasciare tensione muscolare

Uno degli errori più comuni è terminare bruscamente l’attività fisica; dopo un allenamento intenso la prima cosa da fare è concedere al corpo una fase di vero e proprio defaticamento attivo!

Questo altro non è che una forma di esercizio a bassa intensità come camminata lenta, cyclette leggera o movimenti di mobilità articolare che ha lo scopo di facilitare il ritorno graduale alla frequenza cardiaca e alla pressione arteriosa, favorendo contestualmente lo smaltimento dei cataboliti e riducendo il rischio di insorgenza di importanti tensioni muscolari. Non c’è bisogno di esagerare con il defaticamento attivo: bastano 5-10 minuti per trarne beneficio!

Un altro trucco da tenere in considerazione è quello dello stretching, che può essere statico o fatto in mobilità! Subito dopo il defaticamento è infatti il momento di permettere l’allungamento muscolare per almeno 20/30 secondi per ogni gruppo muscolare, così da migliorare la flessibilità, ridurre la sensazione di rigidità, ristabilire l’equilibrio muscolare, promuovere il rilassamento mentale e così via!

Sul lungo periodo è importante integrare sostanze e pratiche che aiutino la parte “chimica” del nostro corpo a reagire all’infiammazione! La natura è piena di principi attivi che permettono al corpo di secernere gli ormoni giusti per far si che il fisico si riprenda. A questo poi è necessario aggiungere il giusto quantitativo di acqua, elettroliti e nutrienti, che sono fondamentali per permettere al corpo di rigenerarsi. Dopo ogni allenamento è importante reintegrare prima i liquidi persi e assicurarsi poi di fornire al corpo il giusto apporto di proteine e carboidrati; le prime diventeranno muscolo, i secondi invece ripristineranno le riserve di glicogeno.

Altri minerali come magnesio, potassio e calcio sono indispensabili in quanto essenziali per la contrazione e il rilassamento muscolare; vedi il magnesio che ha un effetto miorilassante sul corpo ed è integrabile attraverso frutta secca, legumi e verdure a foglia verde.

Dulcis in fundo non resta che parlare del sonno e del riposo in generale, in quanto non c’è rilassamento muscolare che tenga senza un adeguato recupero passivo. Il sonno è il momento in cui il corpo umano rigenera i tessuti danneggiati, riequilibra gli ormoni e fissa gli adattamenti muscolari; questo significa che un sonno di scarsa qualità può portare a una rigenerazione imperfetta dei muscoli, con conseguente aumento di infortuni all’allenamento successivo. Ecco perché investire sul materasso di qualità ha senso anche e sopratutto se si è uno sportivo!