
Durissimo sfogo dell'Ostiamare, la società di proprietà di Daniele De Rossi. Il club si è scagliato contro alcuni genitori, i quali interferivano nella sfera tecnica e sollecitavano lo spostamento dei propri figli in altri gruppi di lavoro. Negli ultimi mesi l'Ostiamare si è reso protagonista di diverse iniziative legate a un ritorno all'origine sostituendo tre campi da padel con uno di calcio in cemento, uno in sabbia e uno in erba naturale per migliorare le abilità tecniche dei ragazzi.
Ecco il comunicato ufficiale: "Cari Genitori, l’ Ostiamare Calcio ribadisce con fermezza il senso di responsabilità assunto verso ogni singolo tesserato della Scuola Calcio.
La nostra missione è tutelare la crescita individuale dei ragazzi attraverso un percorso tecnico ed educativo coerente, fondato su principi di equità, rispetto e valorizzazione collettiva .
In tale prospettiva, si comunica che da questo momento il Sig. Massimo Bonanni non è più autorizzato né tenuto a rispondere a richieste individuali provenienti da genitori che, con modalità diverse, sollecitino lo spostamento del proprio figlio in altro gruppo di lavoro.
La Società, di fatto, riconosce come valore imprescindibile il diritto all’organizzazione del lavoro tecnico e, al tempo stesso, il rispetto verso la maggioranza dei genitori che con senso di fiducia accetta le decisioni assunte.
Si precisa che tali pressioni provengono da una piccolissima parte delle famiglie, e non riflettono lo spirito unitario che contraddistingue la nostra comunità sportiva.
Con la medesima trasparenza, l’Ostiamare informa che – nel pieno rispetto delle opinioni individuali – i genitori che non intendano condividere le scelte organizzative potranno comunicare la propria volontà di recedere dagli accordi entro e non oltre venerdì 3 ottobre p.v.. In tal caso, la Società provvederà al rimborso della quota di iscrizione già versata, al netto del valore del kit ordinato. Si sottolinea che nessun’altra forma di discussione o richiesta verrà accettata oltre tale termine.
È doveroso precisare che il Club non metterebbe mai in atto decisioni o operazioni che possano ostacolare la ricerca della felicità dei ragazzi, poiché essa rappresenta la nostra priorità assoluta. Ma siamo sicuri che siano loro, davvero, a sentirsi infelici?
La volontà del Club resta quella di proteggere la serenità e la felicità dei ragazzi, evitando che dinamiche esterne al campo compromettano la loro esperienza sportiva. È bene ricordare che lo sport deve rappresentare uno spazio libero, in cui ogni bambino viva il gioco come espressione autentica di sé stesso. Forse, talvolta, le aspettative non appartengono ai giovani calciatori, ma a chi – inconsapevolmente – proietta su di loro desideri personali.
Con rinnovata fiducia nel percorso intrapreso, cordialmente.
Ostiamare Calcio".
(ostiamare.it)