Spalletti: "Mai litigato con Totti, abbiamo sempre avuto un bel rapporto. All'inizio i romanisti non mi volevano, la pressione dei tifosi la senti tutta la settimana"

12/10/2025 alle 13:21.
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Luciano Spalletti, ex allenatore della Roma, ha rilasciato alcune dichiarazioni in occasione del Festival dello Sport a Trento e tra i vari temi trattati è tornato a parlare del suo rapporto con Francesco Totti. Ecco le sue parole.

Nel libro di Totti racconta di quando ti aveva invitato alla festa di compleanno, ma gli dicesti che non era il caso...
"Il problema era che in quel contesto di amore spropositato, sfrenato, impossibile da credere, nessuno lo ha aiutato nella percezione delle cose. Io con lui ho avuto sempre un rapporto bello. Quello che gli si diceva intorno a me andava meno bene, ma sul calciatore... era incredibile. Nessuno di voi purtroppo ha visto cosa ha fatto negli allenamenti, cose ancora più incredibili delle tante che ha fatto in campo. Non posso fare l'antipatico contro Francesco. Arrivo dalle case popolari, quando incontravo il Milan di Gullit e Van Basten scendevo dal pullman dell'Empoli per vederli passare di nuovo. Totti è venuto a conoscermi quando arrivavo da Udine, partì in scooter e fu un'emozione enorme per me. La Curva Sud aveva lanciato volantini con scritto 'Non ti vogliamo', perché volevano Zeman. Ero partito da Udine con i tifosi che mi urlavano 'Uomo di m***a', poi arrivo in macchina a Roma e mi accolgono con 'Non ti vogliamo'. Pensai: ora arriva un montanaro e mi insulta pure lui (ride, ndr)".

Mettersi contro il Re di Roma, a Roma, non è facile?
"No, perché vai a casa te. I romanisti sono tanti. La pressione non la senti solo nel fine settimana, ma anche durante la settimana quando vai in giro. Quando mi fermavo al semaforo aspettavo il verde perché il minimo che ti dicevano era 'Mister, te devi sveja' (ride, ndr)".

Vi siete mai chiariti?
"Per me non abbiamo mai litigato. Gli ho regalato una Delorean per il suo compleanno per dire: 'A 40 anni ci sarà qualcuno che ti dice che magari puoi fare un altro campionato, ma poi che vuoi fare ancora?'. Quando ero tornato alla Roma ero stato chiaro nel dire che dovevo gestire la squadra, ma che la storia di Totti la dovevano gestire loro. Poi in campo per noi fu fondamentale quando entrava e segnava. Entrava dentro e segnava".

Ora avete fatto una cosa insieme, che si vedrà...
"Sono stato felicissimo di lavorarci insieme. Abbiamo fatto una cosa assieme che a fine mese si vedrà. Si è fatto un gruppo Whatsapp dove lui è dentro, partecipe, è stato bellissimo. Mi ha fatto dei gol che mi ha permesso di tornare in Champions con la Roma".

La formazione ideale dei calciatori che hai allenato?
"Scelgo il modulo 4-2-3-1. Non metto quelli della Nazionale, sarebbe facile altrimenti partire da Donnarumma. A Roma ero in difficoltà a scegliere fra Alisson e Szczesny. Scelgo Szczesny anche se è un casino da scrivere".

Difesa e centrocampo?
"Panucci o Di Lorenzo? Scelgo Di Lorenzo dai. A sinistra ho avuto Emerson, Jankulovski, Rise, tutti fortissimi. Anche Tonetto, Juan e Mexes. Metto Jankulovski, spingeva in maniera incredibile. Come centrali ho avuto Kim, Koulibaly, Chivu. Scelgo Koulibaly e Chivu. Pizarro e De Rossi in mediana".

Davanti?
"Totti lo metto per primo. Scelgo poi Dzeko, poi come ali Kvaratskhelia va messo per forza da un lato e dall'altro Salah".