Terminata la sosta per le nazionali, la Roma è pronta a tornare in campo e lo farà domenica alle ore 15 allo Stadio Zini contro la Cremonese nel match valido per il dodicesimo turno di Serie A. Oggi, giornata di vigilia della partita, Gian Piero Gasperini interverrà in conferenza direttamente dalla sala stampa del "Fulvio Bernardini" di Trigoria alle ore 13:30. Come di consueto, LAROMA24.IT seguirà l'evento in diretta.
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Ferguson è migliorato?
"Sì. Si tratta di un ragazzo giovanissimo che arriva da un altro paese, deve adattarsi al calcio italiano e alla vita. Ha avuto bisogno di un po' di tempo anche per integrarsi con i compagni. Bisogna avere la pazienza di aspettare questi ragazzi".
Come l'ha visto?
"Ha recuperato ma non sta benissimo, ha ancora un po' di dolore a calciare e questo lo limita. Ma ha grande volontà e voglia di fare, durante la partita questi piccoli acciacchi possono essere superati".
La squadra ha ancora grandi margini di miglioramento: quanto manca per vedere la sua Roma ideale?
"Questa squadra sta dando molto. Non si può parlare di impresa dopo 11 partite, ma la strada tracciata è molto buona. La squadra è cresciuta sul piano tecnico e questa è la base, ma tutto può essere migliorato. Sul piano atletico stiamo sicuramente bene, anche dal punto di vista tecnico siamo migliorati rispetto a prima. I margini di miglioramento sono infiniti".
Come stanno i nazionali? Angelino e Dybala?
"Angelino ha ricominciato a lavorare in modo individuale, ma sta facendo dei buoni allenamenti. In questa situazione dipendiamo dai medici. Dybala e Bailey stanno lavorando insieme, sono molto avanti ma abbiamo bisogno dell'ok dei medici. I nazionali sono tornati prima rispetto alle altre settimane e si sono comportati tutti bene. Da giovedì abbiamo fatto due buoni allenamenti, cerchiamo di ripartire da dove ci siamo lasciati ma la ripresa è sempre un'incognita".
Ci sarà un'evoluzione nella fase offensiva o dobbiamo abituarci a questa media realizzativa?
"Cerchiamo sempre di migliorarci. Nelle ultime settimane abbiamo avuto fuori quasi tutti gli attaccanti, è normale avere delle difficoltà. Invece abbiamo migliorato la capacità di creare occasioni da gol e abbiamo segnato di più. Alla fase offensiva partecipa tutta la squadra, guardate l'assist di Mancini per Celik. Anche domani cercheremo di mettere nella condizione migliore le caratteristiche che abbiamo".
Che tipo di giocatore è Baldanzi? Può giocare domani?
"Quella soluzione è stata adottata a causa dell'emergenza offensiva. Per me può giocare in quel ruolo, ma gli mancano altre capacità. Si tratta di un giocatore duttile, rapido e che calcia bene, inoltre vicino alla porta può diventare pericoloso. Ha sempre giocato in altre posizioni, ma in questo momento è efficace. Contro l'Udinese è stato molto bravo, messo in certe condizioni può fare bene. In allenamento ha fatto cose importanti".
La Roma può giocare anche in futuro senza centravanti? Perché Pisilli fa fatica a giocare?
"Si può giocare in tanti modi a calcio, ma l'importante è che sia efficace. In carriera ho avuto Zapata e Milito, ma con l'Atalanta ho fatto 98 gol in campionato senza centravanti con Ilicic, Gomez e Pasalic. Bisogna vedere in campo le soluzioni, le capacità e la tecnica. Ci sono diversi momenti nella partita, ma è importante avere soluzioni diverse in attacco. Pisilli? Gol straordinario in Under 21, lì segna con continuità. E' tra i giovani più interessanti del nostro calcio, ma qui ha davanti Koné, Cristante ed El Aynaoui. Ho puntato più su di loro, ma gli devo sicuramente qualcosa. Giocheremo 16 partite consecutive e il periodo più duro sarà tra dicembre e gennaio, ci sarà bisogno di tutta la rosa. Io ho usato un nucleo largo di giocatori, mentre altri come Pisilli non hanno giocato tantissimo. Ma arriverà il momento in cui la rosa diventerà fondamentale, ora se stai fuori 2 settimane salti 5/6 partite e lì verrà fuori anche la potenzialità della rosa e la possibilità di vedere chi ha giocato meno".
La Roma ha perso due partite dopo la sosta: è un caso? Hermoso sarà a disposizione per domani?
"Non c'è niente di casuale, quando siamo andati in svantaggio abbiamo quasi sempre perso. Ma quando inizi a segnare riesci a ribaltare un episodio sfortunato, è un processo di crescita. Hermoso si è fermato ieri, ha un fastidio che andrà valutato ma domani non ci sarà".
E' preoccupato in vista del mercato, considerando anche la Coppa d'Africa?
"Questa è la realtà e non possiamo fare niente per modificarla. Dobbiamo guardare avanti e affrontarla giorno per giorno. Perderemo due giocatori fondamentali come Ndicka ed El Aynaoui per la Coppa d'Africa, ma lo sapevamo. Dovremo rimediare in altro modo e lo faremo".
Perché Rensch ha giocato così poco dal derby in poi?
"Perché Wesley e Celik sono stati straordinari, hanno avuto un rendimento strepitoso. Sulle fasce siamo diventati forti e competitivi. Rensch resta il calciatore che ha fatto un ottimo derby, ma non posso far giocare più di 11 giocatori. Domani può essere un'alternativa, dato che manca Hermoso".
Lo stop del campionato a marzo per il playoff della Nazionale?
"E' un problema della FIFA e non nostro. Il numero di partite è salito in modo esponenziale in tutte le competizioni, soprattutto per i giocatori convocati in nazionale. Questo aumenta anche il numero di infortuni. Si discute perennemente sulla riorganizzazione dei campionati e delle nazionali, a me non piace uno stop a metà campionato. Ma dedicare un tempo alle nazionali e concentrarlo in quel periodo forse sì".
Ghilardi e Ziolkwoski sono pronti per essere titolari in questa Roma?
"Sono tutti pronti e a disposizione".
Lei ha detto che la posizione in classifica era frutto del caso. Quando non lo sarà più? Lei crede nei miracoli?
"Di casuale non c'è nulla, magari dopo pochissime partite. Dopo undici partite qualcosina significa, vuol dire che qualcosa l'abbiamo fatta. Dopo il girone di andata è più veritiero, ma conta solo la fine. I miracoli non li fa nessuno, l'ultimo che li ha fatti è finita male (ride, ndr). Bisogna lavorare e quando dico che si è liberi di sognare bisogna sognare, perché sono rarissimi quelli che si avverano. Dei sogni ti ricordi solo gli incubi e i sogni molto belli e questo è un bel sogno, male che va te lo ricordi per un pezzo. Ora è anche presto, perché abbiamo appena iniziato".
A che punto è Tsimikas?
"Tsimikas è uno di quelli che ha giocato meno perché ha altri che stanno giocando bene. Per fortuna nel calcio le cose cambiano, ci sono gli esempi di Celik, Hermoso e Pellegrini. Nel calcio ci sono dei momenti da sfruttare e basta poco per cambiare le cose".




