CARLES PEREZ: "Col Siviglia può succedere di tutto, ma siamo molto fiduciosi. Penso di meritare più minuti ma abbiamo una rosa importante"

04/08/2020 alle 19:26.
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Carles Perez, attaccante esterno della Roma, ha rilasciato un'intervista al portale web del quotidiano spagnolo in vista della sfida di Europa League tra Siviglia e Roma. L'ex ha parlato anche del suo ambientamento dopo l'arrivo nella Capitale lo scorso gennaio. Queste le sue parole:

Com’è stato giocare partite a un ritmo frenetico dopo il lockdown dovuto al COVID-19?
È stato forte. Non solo per le partite, arrivavo da ritmi di allenamenti meno intensi al e il cambiamento in Italia è stato travolgente. Qui corriamo molto e non ci fermiamo mai.

Sei partito da solo per Roma?
Sì, all’inizio mio padre è rimasto un po' con me, ma dopo una settimana è tornato a . Ho trascorso tre mesi da solo, senza uscire di casa, allenandomi mattina e pomeriggio,  il resto del tempo l'ho passato giocando alla PlayStation. Questo vuol dire che non ho avuto modo di vedere la città.

Adattarsi al calcio italiano è stato facile?
Ho pensato sarebbe stato più difficile di quello è stato. Sono molto contento e ritengo di aver scelto bene il club. La proposta di Paulo Fonseca è di giocare a calcio. La differenza che ho notato rispetto alla Liga è che in Serie A hai molto più tempo per pensare quando hai la palla tra i piedi.

La Roma ha fallito l'obiettivo
La squadra è molto contenta della serie di risultati positivi con cui abbiamo finito la Serie A. Quando abbiamo visto che l’accesso alla era complicato, il nostro obiettivo è diventato quello di qualificarci per l’Europa League e lo abbiamo raggiunto con la quinta posizione.

Giovedì, gli ottavi di finale di Europa League, affronterete il Siviglia. Che tipo di gara sarà?
Arriviamo alla sfida ​​con molta fiducia grazie alla serie di risultati positivi che abbiamo ottenuto. Il fatto di giocare con cinque giocatori dietro ci sta dando molta sicurezza. Al ho giocato contro il Siviglia e ho visto alcune delle loro partite in questa stagione. La verità è che sono molto forti, ma alla fine si gioca in gara singola su un campo neutro e tutto può succedere.

A Roma hai giocato 16 partite tra Serie A e Europa League, hai segnato due gol e confezionato tre assist. Sei contento del tuo ruolo?
Sì, naturalmente. La scorsa stagione giocavo nella Seconda Divisione. È successo tutto molto rapidamente e sono molto contento di come è andato il mio primo anno in Serie A, in particolare il livello che ho mostrato dopo l’interruzione dovuta al Coronavirus. E c’è ancora l’Europa League. A livello personale penso di meritare più minuti di quanti ne abbia avuti, ma siamo molti giocatori e tutti molto bravi.

Il 25 agosto dello scorso anno ha segnato  il suo primo gol al Camp Nou con il Barca contro il Betis. E’ rimasto sorpreso da come è andata a finire la storia con i blaugrana?
Ho avuto in passato delle offerte per lasciare il , alcune dall’Inghilterra. Anche quando ero al B ho ricevuto offerte e ho sempre detto di no perché volevo arrivare alla prima squadra. Poi ho avuto le mie opportunità e penso di averne approfittato il più possibile. Ho anche ottenuto un contratto come giocatore della prima squadra. È stata una sorpresa vedere che in seguito avevano deciso di fare a meno di me, ritengo di non essermelo meritato. Ma non voglio ritrattare nulla, è qualcosa che è successo molti mesi fa. Ora sono a Roma, una delle migliori squadre in Italia.

Hai seguito il in televisione da quando sei partito?
Onestamente no. Ho visto solo la partita di contro il .

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(as.com)

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