Continua il momento negativo della Roma in campionato e con la sconfitta per 0-2 rimediata contro l'Atalanta si allunga a quattro la striscia di partite senza vittoria in Serie A. Al termine del match Tullio Gritti, vice allenatore della Dea (oggi in panchina per sostituire lo squalificato Gian Piero Gasperini) ha rilasciato alcune dichiarazioni ai microfoni dei cronisti. Ecco le sue parole.
GRITTI A SKY SPORT
“La vittoria della consapevolezza, la squadra ha raggiunto vertici importanti. Abbiamo sofferto, la Roma non è una squadra da 13 punti, ha giocatori forti. Ha passato un momento non buono ma ha dimostrato di essere una buona squadra. Noi riusciamo a tenere botta nei momenti di difficoltà e poi a far male. La consapevolezza di tutti è un livello alto”.
I tifosi sognano lo Scudetto…
“Loro possono anche sognare, possono farlo. Questa squadra da 9 anni glielo fa credere. Ora siamo in una posizione incredibile meritatamente. Vedremo a 2/3del campionato dove saremo. I ragazzi sono eccezionali su ogni campo, è meritato”.
Questa è l’Atalanta più forte dei 9 anni?
“Sono domande che ci vengono fatte ciclicamente e ogni anno sembra sempre sia la più forte. Ci sono state squadre forti con qualità diverse e che hanno raggiunto risultati importanti. Questa è una delle più forte, con qualità diverse tecniche e fisiche. Ora siamo un po’ più in alto, dove forse non eravamo stati mai dopo 14 partite. I risultati derivano da tutto quello che questi ragazzi mettono in campo ogni giorno. Per noi le squadre sono tutte forti”.
Sarà in panchina contro il Milan?
“Mi tocca stare in piedi un’ora e mezza, a me piace stare seduto”.
GRITTI A DAZN
Questa partita è stata la conferma dell'importanza della profondità di una rosa. Quanto siete soddisfatti?
"Molto, come ha detto il mister nelle ultime partite si stanno aggregando una parte dei nuovi, come ad esempio Zaniolo che ha fatto anche gol. Più giocatori abbiamo, più gente entra nella nostra mentalità, il mister 5 cambi li fa sempre e sono diventati importantissimi perché ti danno freschezza atletica e ti permettono di cambiare modo di giocare. I nuovi stanno capendo cos'è l'Atalanta e cosa devono fare. Questa vittoria ha una parola: la consapevolezza che questa squadra ha raggiunto. Non vuol dire che le vinceremo tutte, ma in ogni situazione questa squadra sa cosa fare".
Con quel doppio cambio l'Atalanta ha cambiato l'inerzia della Roma ed è andata a vincere. Sei d'accordo?
"Sì, in questo momento sono aumentati i giocatori nelle rotazioni e chi è entrato ha dato quella verve in più che stava scomparendo. La difesa della Roma cominciava ad essere stanca e l'innesto di giocatori ti porta a creare dei grossi problemi e sono stati importanti i nostri cambi perché hanno aiutato a risolvere la partita".
Gasperini è noto per rivitalizzare i giocatori che ha tra le mani. A che punto siamo su Zaniolo?
"Ha grandi margini. Sta lavorando tantissimo, si sta impegnando, questo gol è un coronamento di questo suo impegno. Deve solo capire che deve continuare così, era partito forte, ha avuto un momento di stop, se segue il mister ripartirà".
Ci racconta la scelta tattica? Avete iniziato col tridente, nel secondo tempo con quella doppia sostituzione avete finito con tanti centrocampisti.
"Inizialmente coi tre attaccanti volevamo sfruttare gli eventuali spazi che potevano lasciare. La partita è stata dura, la Roma non merita di avere 13 punti in classifica, ha giocatori forti in tutti i reparti. Non riuscivamo a sbloccarla ma abbiamo la possibilità di mettere giocatori con caratteristiche diverse ma qualità importanti che ci hanno aiutato a portare a casa la partita".
GRITTI IN CONFERENZA STAMPA
Mister Gritti, i tifosi hanno cantato 'Vinceremo il tricolore' al fischio finale. È ancora folklore o iniziate a crederci davvero?
"È giusto che i tifosi cantino, se lo sentono. Questa gioia e questo entusiasmo sono per noi una spinta incredibile. Siamo contenti della vittoria e della posizione in classifica, che ritengo assolutamente meritata. Detto questo, siamo solo alla quattordicesima giornata. Come dice sempre il mister, ne riparleremo quando mancherà un terzo di campionato. L’Atalanta non si è mai tirata indietro quando si è trovata a lottare per obiettivi ambiziosi e così sarà anche questa volta".
L’Atalanta dimostra di saper vincere anche partite 'normali'. È un segno di forza e maturità?
"Credo che la parola chiave per descrivere questa partita sia 'consapevolezza'. La squadra sa come comportarsi nelle diverse fasi del match: soffrire quando necessario e colpire al momento giusto. Oggi, con cambi decisivi, abbiamo dimostrato che, anche modificando gli interpreti, la qualità e il risultato non cambiano. È stata una partita dura, ma abbiamo saputo portarla a casa grazie alla gestione e alla mentalità dei ragazzi".
L’Atalanta è da anni una delle squadre migliori in trasferta. Quanto pesa l’esperienza europea in questa capacità di adattamento lontano da Bergamo?
"Sicuramente giocare in Europa ci ha dato un vantaggio enorme. In competizioni internazionali affronti squadre che vogliono sempre giocare e attaccare, costringendoti a controbattere con intensità e fisicità. Questo ci ha aiutato a migliorare e portare un certo tipo di mentalità anche in campionato. Il nostro approccio in trasferta è diventato un marchio di fabbrica: sappiamo come gestire le pressioni e sfruttare le occasioni".
Passiamo a Zaniolo: come ha vissuto la preparazione a questa partita e cosa significa questo gol per lui?
"Nicolò ha affrontato la settimana con grande tranquillità e impegno. Non ha giocato in Champions, quindi ha avuto modo di lavorare intensamente. Questo gol è il coronamento del suo lavoro, ma sarebbe esploso in qualsiasi contesto. È chiaro che segnare a Roma, davanti ai suoi ex tifosi, ha aggiunto qualcosa in più. Dopo il gol è andato sotto la nostra curva a festeggiare, com’è giusto che sia. Ci sono stati piccoli battibecchi, ma alla fine contano solo il bel gol e la nostra vittoria".
L’Atalanta di Gasperini continua a sorprendere per solidità e intelligenza tattica...
"La vittoria contro la Roma non è solo l’ottava consecutiva, ma anche l’ennesima dimostrazione di una squadra che sa adattarsi, crescere e competere ad alti livelli. Con giocatori come Zaniolo che ritrovano fiducia e una rosa che risponde sempre presente, la Dea guarda al futuro con grande ambizione".