
Pareggio allo Stadio Olimpico: il derby tra Lazio e Roma, valido per la 32esima giornata di campionato, termina 1-1 con i gol di Romagnoli e Soulé. Dopo la sfida il tecnico giallorosso, Claudio Ranieri, ha parlato ai microfoni dei cronisti:
RANIERI A DAZN
Inizio equilibrato, troppa prudenza da parte vostra?
“Vero, tornavamo indietro e non mi piace. Avevo chiesto profondità, avevo messo apposta le ali, per controbattere ai terzini e metterli in difficoltà. Invece tornavamo sempre dietro, ma va bene così. È stato un derby nervoso, la Lazio ha fatto qualcosa di più, noi meno, ma mi prendo il pareggio".
Soulè è uno dei pochi che accende la partita, può prendere in mano la Roma?
“Lui se parte dall’esterno può prendere per mano la Roma, solo che non riuscivamo a servirlo con il cambio gioco, arrivavamo sempre in ritardo dando alla Lazio l'opportunità di raddoppiarlo. Nel secondo è stato più ficcante, ha colpi importanti e trova la porta. Il futuro è suo, ha tutto per esplodere".
Con Shomurodov siete più pericolosi. Lo puoi considerare dall'inizio in futuro? Dybala in panchina?
“Paulo è un leader, in campo e nello spogliatoio. Viene tutti i giorni e sta con i ragazzi, questo è importante. Lo so che con due punte siamo più ficcanti, ma se gioco con due punte poi non ho giocatori che mi possono giocare lì davanti, è l'unico freno che ho prima delle partite, fino al venerdì sono sempre a pensarci. Eldor quando entra è determinante, Dovbyk si sente meno isolato, sta a me trovare la soluzione più idonea”.
Come vuole descrivere questo derby in cui esce da imbattuto…
“Ci pensavo prima e ci penso adesso: durante la partita non pensavo l'imbattibilità ma ad aiutare i giocatori. Quello che vivo me lo tengo per me, è una cosa bellissima da tifoso, mi sarebbe piaciuto chiudere con una vittoria ma il calcio è questo, bisogna saperlo accettare”.
Cosa le mancherà di più di queste partite?
“Lo Stadio pieno, quando entri e vedi tutto lo stadio pieno mi mancherà, ma come a tutti quelli che vengono a giocare qui. Ti dà voglia di fare di più, noi allenatori dobbiamo sbagliare il meno possibile e aiutare i giocatori".
Lei da consigliere ha detto che serve un attaccante…
“Ciao buonasera a tutti”.
RANIERI IN CONFERENZA STAMPA
Cosa le è piaciuto di più e in quali aspetti si poteva fare di più?
"La cosa che mi è piaciuta di più è la reazione e la voglia di non perdere davanti ad una buonissima Lazio. Non mi è piaciuto che nel primo tempo abbiamo giocato troppo in orizzontale e non siamo andati in profondità. C'è da dire che la Lazio aveva preparato bene la gara perché non ha fatto come nella gara d'andata quando è venuta ad aggredirci ma è rimasta dietro e le nostre ali tornavano indietro e non chiedevano palla in profondità. Abbiamo sofferto quello, abbiamo tenuto troppo palla e a me non piace, ma la reazione dopo il gol mi è piaciuta molto. Alla fine devi contare chi ha avuto più occasioni da gol e le ha avute la Lazio".
Lei dice sempre che la squadra deve essere lo specchio dell'allenatore...
"Quando le cose vanno bene, quando le cose vanno male si specchiano da soli (ride, ndr)".
Questa sera è la Roma o la Rometta?
"È sempre la Roma, che ha cercato di fare la sua partita davanti ad una grande squadra che sta facendo un buonissimo campionato. Noi non siamo da meno, siamo partiti con l'handicap ma ci stiamo riprendendo e stiamo spingendo. Devo dire che non abbiamo giocato benissimo, bisogna dare onore all'avversario, ma abbiamo avuto una grandissima reazione. Sono molto pratico, la Lazio ha avuto 2-3 palle gol e noi una chiara con Mancini. Il gol è un colpo di genio di Soulé. Tenevamo troppo palla e non mi piace quando palleggi e non vai al dunque".
Quando ritorno qui posso trovare Allegri?
"Credo di sì".
Sulla panchina della Roma?
"No, questo non lo so. Mannaggia a te. Se trova squadra in Italia qui lo trovi (ride, ndr)".
La strategia con Saelemaekers?
"Volevo due ali per la profondità, volevo riproporre a sinistra quello che facevamo a destra. A destra all'andata c'erano Saelemaekers e Dybala, che si interscambiavano, e ho provato a farlo a sinistra con Pellegrini. Ma entrambi venivano troppo indietro, mai che chiedessero una palla in profondità e per questo ho cambiato Pellegrini mettendolo quasi seconda punta al fianco di Dovbyk. Nel secondo tempo ho messo Shomurodov. Abbiamo già dibattuto sul perché non lo faccio giocare subito dall'inizio: dopo non posso fare cambi, Shomurodov mi spacca la partita e se lo faccio giocare da subito magari non succede e non ho altre cartucce da sparare. Per questo motivo".
Che caratteristiche deve avere il prossimo allenatore della Roma?
"Mi dispiace non poter rispondere, ho detto già che non risponderò mai più sul nuovo allenatore. Voglio un allenatore che sappia allenare la Roma".
Se sarà il suo ultimo derby, esce imbattuto dal derby. A livello emotivo che posto avrà questo primato?
"Quando sarò anziano ci penserò. Quando si chiude il libro si apre il ricordo. Adesso penso che c'erano tre punti in palio e ne abbiamo conquistato uno, dico meno male perché per come era andata la partita rischiavamo di perderla. Mi sarebbe dispiaciuto non tanto per il mio score ma per quello che voglio fare qui, cercare di fare più punti possibile".
Per la corsa europea conteranno più gli scontri diretti o le sfide con le altre?
"Credo che siano partite difficilissime, ogni partita è difficile. Ci sarà chi deve lottare come noi e chi deve farlo per restare in Serie A. Dobbiamo pensare una dopo l'altra, tutte le squadre sono bene organizzate e dobbiamo spingere al massimo. Non abbiamo giocato una partita brillante ma abbiamo dato per potere riprendere un risultato che ci stava sfuggendo".
RANIERI AI CANALI UFFICIALI DELLA ROMA
"Partita difficile, loro ci aspettavano. Noi non andavamo molto in verticale, per cui tornavamo un po' troppo indietro e questo a me non piace. Voglio che ogni azione si cerchi di fare gol: se non ci si riesce, è merito dell'avversario. Invece, tante volte, soprattutto nel primo tempo, tornavamo indietro, e questo non va bene. Però la reazione c'è stata, e quando non si può vincere, è meglio non perdere. Loro hanno avuto due occasioni più di noi. Noi abbiamo sfruttato il gol di Soulé e quel colpo di testa di Mancini, ma loro hanno avuto due o tre palle gol più pericolose delle nostre."