Dopo la sconfitta con il Napoli, la Roma perde anche a Cagliari: la squadra di Pisacane vince 1-0 nella 14esima giornata di campionato. Dopo la partita il tecnico giallorosso Gian Piero Gasperini ha parlato ai microfoni dei cronisti:
POSTPARTITA
GASPERINI A DAZN
L’espulsione?
“È già stato detto tutto. È abbastanza evidente e chiaro, a differenza di altre volte come domenica contro il Napoli”.
Il doppio cambio al 52’?
“In dieci la partita è diventata difficile, ma non abbiamo subito pericoli per un bel pezzo di gara. Era difficile costruire qualcosa di più, è diventata più una battaglia che una partita anche a causa del vento. Abbiamo commesso degli errori grossolani in fase difensiva che ci sono costati la partita come nel caso dell’espulsione e del gol. Poi in dieci è diventato più difficile”.
La sua squadra è stata un po’ più indietro del solito?
“Il Cagliari giocava con le palle lunghe. Dovevamo fare qualcosa di più sul piano tecnico, ma non era facile perché le squadre di bassa classifica stanno producendo il massimo sforzo agonistico. Nel primo tempo potevamo fare meglio nonostante il controllo della gara. Ne secondo tempo c’erano tutte le condizioni per giocare al nostro livello tecnico, ma l’espulsione ha cambiato la partita”.
Ad un certo punto avete ridotto anche i danni…
“Era diventata una battaglia e non una partita di calcio, è stata spezzettata. Potevamo recuperare questa gara in undici, ma a volte capitano partite del genere. Il massimo che potevamo fare era portare la partita in porto, ma abbiamo commesso errori grossolani. La partita è stata giocata con grande impegno e in condizioni di difficoltà, ma non siamo riusciti ad adattarci”.
GASPERINI IN CONFERENZA STAMPA
Cosa non le è piaciuto? Dove e cosa si poteva fare di più?
"La partita ha preso una piega con l'espulsione e poi è diventata molto difficoltosa. Nel primo tempo era la gara che ci aspettavamo anche se dovevamo adattarci un po' meglio alle condizioni di vento che condizionava sicuramente la gara, alle condizioni di grande energia e agonismo che ha messo in campo il Cagliari. Abbiamo cercato di fare una partita più tecnica. Non siamo stati bravissimi nelle uscite, eravamo lenti e questo non ci ha permesso di creare più situazioni pericolose. Ma c'era sempre una possibilità nella gara di poterla giocare sotto questo aspetto e fare una partita migliore. L'espulsione ha cambiato chiaramente la gara e ci ha messo in una situazione di difficoltà e, a parte una situazione molto pericolosa, il Cagliari spingeva. Non abbiamo fatto male nella fase difensiva in 10, ma abbiamo commesso errori grossolani".
Ha parlato con l'arbitro? C'era l'espulsione?
"Non ho parlato con l'arbitro, non lo so. Dalle immagini sembra di sì, sembra da ultimo uomo".
Aveva detto che era stata una settimana complicata, quanto ha inciso sulla brillantezza fisica al di là dell'inferiorità numerica? A questo punto della stagione nessuna squadra al vertice è perfetta: il problema della Roma può essere la prolificità dei centravanti dove ha provato più soluzioni, il mercato di gennaio può dare una svolta?
"Secondo me è troppo presto per parlare di gennaio, ci sono tante partite. Quando sarà il momento si faranno delle analisi. Adesso non è il momento anche perché abbiamo un certo numero di giocatori davanti che cerchiamo di recuperare possibilmente al meglio. Speriamo di crescere il nostro rendimento, ma dipende anche dalla squadra. Oggi dovevamo fare meglio in disimpegno e nella costruzione per mettere i nostri condizioni di giocare con le loro caratteristiche. Siamo mancati in certe fasi, dobbiamo preoccuparci di questa situazione per le prossime gare".
Durante l’intervallo stava dando indicazioni a Pisilli e Ferguson: senza il rosso avrebbe fatto cambi diversi?
“Certo. È una partita nata così, provando a sfruttare le caratteristiche di Baldanzi, Soulé e Pellegrini, che in questo momento sono gli attaccanti che stanno meglio dal punto di vista della condizione. Ma non siamo stati bravi come squadra a metterli nelle condizioni migliori nel primo tempo, lo abbiamo fatto solo a sprazzi. Nel secondo tempo speravo potessimo migliorare nella qualità e nella costruzione del gioco. In panchina avevo giocatori che potevano determinare nel finale, ma l’espulsione ha cambiato tutti i piani e da lì è iniziata un’altra partita”.
Prima in tv stava parlando di una partita diventata una battaglia. È sembrato che il Cagliari ci abbia messo più voglia e cuore, è corretto o no?
"Non è corretto parlare di voglia e cuore, ma si parla di energia. Anche in occasione del gol e dell'espulsione c'è un gesto molto forte di Folorunsho, anche in qualche altra situazione come con Palestra. Bisogna anche riconoscere quello. Non sono d'accordo sulla voglia o sulla mancanza di impegno. Abbiamo trovato delle difficoltà a giocare questo tipo di gara".
Tra Napoli e oggi solo 4 conclusioni in porta, quanto la preoccupa?
"Non abbiamo subito tantissimo con il Napoli. È un momento del campionato in cui sono partite molto spezzettate, poco giocate, con palle lunghe e molto agonistiche. Bisogna anche adattarsi".
Tsimikas e Ghilardi?
"Siete bravi voi a fare le pagelle".
PREPARTITA
Sulla scelta di Baldanzi.
"Abbiamo messo i giocatori che stanno meglio in questo momento. Hanno una buona condizione e arrivano da un buon momento. Per la prima volta avevamo la possibilità di inserire quelli che sono rientrati in questa settimana."
Il Cagliari concede poco spazio. Quale può essere la soluzione?
"Ce ne possono essere tante: l'importante è fare bene. Il Cagliari ha capacità di difendere bene e devi essere bravo sul piano tecnico."
Coltivate il pensiero di stare davanti a tutti in classifica?
"Sì, ma passa attraverso queste partite, non ci sono partite facili e questi campi sono ostici. Noi abbiamo voglia di continuare a fare delle buone prestazioni."




