La Roma sbanca Celtic Park e vince 0-3 contro il Celtic grazie all'autorete di Liam Scales e alla doppietta di Evan Ferguson nel primo tempo. Successo importante per i giallorossi, che salgono a 12 punti in classifica e si piazzano al decimo posto. Al termine della partita Gianluca Mancini ha rilasciato alcune dichiarazioni ai microfoni dei cronisti.
MANCINI IN ZONA MISTA
Terza vittoria di fila in Europa League e prestazione importante: oggi una delle prime frazioni di gioco migliori di quest'anno...
"Lo dite spesso quando giochiamo bene (ride, ndr). Abbiamo fatto una buona partita. A Cagliari non abbiamo mostrato l'intensità, il ritmo, l'aggressione e la voglia delle precedenti partite e questa cosa ci mangiava lo stomaco. Quando manca questo non dormi sereno e vai a casa inca***to nero. Questa era la prima cosa che ci siamo detti, non si doveva ripetere. Dovevamo essere aggressivi e andare forte e lo abbiamo fatto. Abbiamo segnato dei bellissimi gol all'interno di un buonissimo primo tempo, sotto questo aspetto siamo felici perché ce lo siamo detti e lo abbiamo fatto tutti".
Quanto ti senti coinvolto nello schema tattico di Gasperini? Quanto ti diverti quando ti sganci in attacco?
"Quando fai pressione con questa intensità e gamba recuperi il pallone e ti dà più sicurezza e voglia di andarci per permettere ai nostri attaccanti di sfruttare una palla recuperata. Quando arrivi secondo nei contrasti e sulle seconde palle ti demoralizzi come successo a Cagliari, in cui siamo stati secondo in tutto, e questo è inaccettabile. Stasera non è andata così. Io mi diverto tanto quando posso sganciarmi e andare a chiudere in area. Questo modo di giocare mi piace e credo sia buono per tutta la squadra".
Cosa manca a Ferguson per svoltare?
"Per un attaccante la fiducia e i gol sono importantissimi. La cosa più importante è la prestazione e stasera l'ho visto lottare, pressare e darsi da fare come non mai. Io mi alleno insieme a lui e si vede che è forte e tosto. Nelle prime partite l'ha dimostrato, poi è stato penalizzato dagli infortuni e non è facile rientrare. Non è semplice ambientarsi in un nuovo paese, in una nuova squadra e in un nuovo campionato. Speriamo che stasera sia la svolta, è importante per noi che gli attaccanti segnino".
Dopo il rigore c'è stato un po' di nervosismo: dovete crescere un po' sotto questo aspetto?
"Perché crescere in queste cose? Se giochi, ti fai un mazzo così e ti viene assegnato un rigore del genere, non era rigore per tutto lo stadio... È frustrante. Bisogna crescere nel non prendere tre cartellini gialli in un minuto, ma non è facile. Ti impegni, dai il massimo e poi la partita poteva riaprirsi per un episodio del genere. Fossimo andati sull'1-3 la partita sarebbe potuta cambiare. Se devo prendere gol lo prendo perché faccio una ca***a io o fanno un grandissimo gol loro. Prendere gol su quel rigore sarebbe stato brutto, era un rigore molto generoso. A volte la frustrazione è difficile da gestire, poi la panchina ci ha aiutato a rimanere calmi e a fine primo tempo ci siamo calmati".




