La riabilitazione der patata

13/07/2020 alle 20:29.
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LR24 (AUGUSTO CIARDI) - I finali di stagione sono ingannevoli. Trent’anni fa, quando i calciatori non avevano l’attuale potere di negoziazione contrattuale, bastava rubare l’occhio durante le partite di maggio, quelle che valgono punti per una classifica che ha già emesso i verdetti, per ottenere magari un rinnovo insperato fino a poche settimane prima. Qualche gol sparso contro una provinciale, un bacio alla maglia sotto la curva, corse e rincorse sugli avversari, ostentazione del senso di appartenenza. Il calcio è cambiato, i calciatori in esubero oggi molto spesso sono blindatissimi da contratti pluriennali il più delle volte a cifre esorbitanti. Ma la sostanza è la stessa, le ultime partite registrano la crescita di rendimento di elementi che per oltre metà di stagione sono stati assenti ingiustificati, non hanno risposto con prestazioni adeguate quando stati chiamati in causa, e che ora magicamente fanno discutere sulla loro presunta utilità per il campionato seguente. Che nessuno si faccia ingannare. Premessa: i calciatori in questione non si divertono a giocare male, per amor proprio prima ancora che per senso di appartenenza, nessuno ha tendenze autelesionistiche. La motivazione che deve spingere i club a fare scelte drastiche è squisitamente tecnica. Nel caso della Roma, i gol di e Kalinic hanno contribuito a una vittoria comoda in casa del Brescia, idem la buona prestazione di Bruno . Ma guai a pensare che la Roma per la prossima stagione abbia risolto il problema della fascia destra con il brasiliano, del vice con il croato o del completamento della terza linea con l’argentino. Guai a pensarlo. La Roma deve comprendere che la rosa per essere all’altezza deve completare l’organico in modo logico, con fermezza, conscia delle problematiche contabili ma senza farsi suggestionare dall’estemporaneità di prestazioni che non bastano per dare certezza al punto da farne la risoluzione di questioni che tengono banco durante tutta la stagione. La Roma ha un vagone di calciatori che devono essere venduti, prestati, non confermati. Uscire dagli equivoci tecnici è imperativo. Compito non semplice per il team di dirigenti chiamati insieme sopperire all’attuale assenza del direttore sportivo. Il calcio troppo spesso mutua dal film Compagni di scuola la riabilitazione der patata. Il passato deve essere un monito. Farsi ingannare dai finali di stagione, rischia di complicare l’inizio e il prosieguo di quella successiva.

In the box - @augustociardi

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