LR24 (AUGUSTO CIARDI) -Tiriamo giù la lista di ciò che è stato contestato alla Roma e affermato sulla Roma negli ultimi tre mesi:
-non parlano mai;
-hanno messo la Roma in vendita;
-hanno venduto la Roma;
-hanno comprato l'Everton;
-la Roma prenderà gli scarti dell'Everton;
-il piano è rendere la Roma una succursale dell'Everton;
-la Roma girerà gli esuberi all'Everton;
ecco perché non si parla più di stadio, non lo fanno più, lo fanno a Liverpool, per l'Everton;
-c'è un disimpegno totale della proprietà;
-non metteranno un euro sul mercato;
-Ghisolfi è arrivato troppo tardi;
-la Souloukou ha diritto di vita e di morte su tutti coloro che lavorano a Trigoria;
-De Rossi ha bisogno di sostegno;
-De Rossi è complice degli scempi di Trigoria;
-De Rossi è già in rotta di collisione con i vertici della dirigenza;
-De Rossi ha detto a Dybala che non rientra nei suoi piani tattici;
-la cessione di Dybala è l'unico modo per spendere soldi;
-la squadra è più debole dello scorso anno.
Probabilmente mancano una dozzina di affermazioni o contestazioni perentorie, la cui solennità è stata ostentata grazie al più grande vantaggio goduto da chi fa informazione e comunicazione: la scarsa memoria dei fruitori di notizie. Perché nell'era delle junk news, o meglio delle junk and fast news, l'attenzione del lettore, dell'ascoltatore e del telespettatore è fisiologicamente bassa, perché il bombardamento arriva da ogni angolo, in ogni momento della goornata. L'università di Oxford ha concluso uno studio sull'incidenza nelle menti delle fake and junk news. Il cui impatto è quattro volte superiore rispetto alle notizie provenienti dai canali di informazione istituzionali. Nel calcio rileverebbero che l'incidenza delle notizie spazzatura, volutamente capziose, veicolate deliberatamente per confondere e indirizzare i destinatari, è addirittura superiore, anche perché spesso a diffondere fake news e a destabilizzare sono notizie o presunte tali che arrivano anche da organi più o meno istituzionali, non soltanto da presunti insider e account improbabili che affollano i social.
Riprendiamo la lista. Analizziamola.
-Non parlano mai? Non hanno mai parlato. E se non lo hanno fatto dopo Budapest, come si può pensare che lo facciano per Dybala o Danso? E poi, perché fino a pochi mesi fa molti facevano il tifo per il silenzio? Forse per mandare allo sbaraglio l'unico, l'allenatore, che parlava? Mistero della fede...per le proprie idee.
-hanno messo in vendita la Roma? Assolutamente no.
-hanno venduto la Roma? Ovviamente no.
-hanno comprato l'Everton? alla fine, no.
-la Roma prenderà gli scarti dell'Everton? Fantasia di quei giorni.
-il piano è rendere la Roma una succursale dell'Everton? fantasia spinta.
-la Roma girerà gli esuberi all'Everton? No.
-ecco perché non si parla più di stadio, non lo fanno più, lo fanno a Liverpool, per l'Everton! pochi giorni dopo c'è stato un importante appuntamento in Municipio. Di Roma, non di Liverpool...
-c'è un disimpegno totale della proprietà? Rispondiamo alla prossima.
-non metteranno un euro sul mercato? Il più grosso sputtanamento di chi, senza lo straccio di un'informazione, ha avvelenato i pozzi fino a metà luglio, battendo il tasto dell'assenza di investimenti in questa estate. In cui la Roma ha speso come mai aveva fatto prima.
-Ghisolfi è arrivato troppo tardi? Sì.
-la Souloukou ha diritto di vita e di morte su tutti coloro che lavorano a Trigoria? sì, per ruolo e per deleghe ottenute dal proprietario.
-De Rossi ha bisogno di sostegno? Come tutti gli allenatori, più di altri perché è un giovane allenatore.
-De Rossi è complice degli scempi di Trigoria? Qui entriamo nel capitolo in cui si parla male degli allenatori. Perché per i professori appatentati di Roma, Mourinho era un bollito buono solo per piangere e De Rossi è già un incapace. Si continua solo a parlare di allenatori. Quando i fari verranno puntati sui calciatori, sarà sempre troppo tardi.
-De Rossi è già in rotta di collisione con i vertici della dirigenza? Attriti possono essercene stati, ma e esagerazioni fanno parte della narrazione, però se dall'altra parte vige il silenzio, chiunque può dire qualsiasi cosa, perché senza repliche o smentite, vale tutto.
-De Rossi ha detto a Dybala che non rientra nei suoi piani tattici? Avranno parlato, ma non fino a sentenziare una bocciatura o il fastidio di averlo in rosa. Ma la convinzione di molti su questo tema è stata alimentata quando, per avere news sull'attaccante, si credeva a poco credibili giornalisti argentini che su X non azzeccano una previsione manco per sbaglio, oppure a chi più o meno orbita attorno al calciatore.
-la cessione di Dybala è l'unico modo per spendere soldi? Bugia enorme.
-la squadra è più debole dello scorso anno? Ha perso i 13 gol di Lukaku ma ha messo dentro il capocannoniere della Liga; ha aggiunto Soulé e Saelemakers, Le Fée e Kone laddove il direttore geniale finito al Bournemouth lo scorso anno per per risolvere gli annosi problemi in mediana aveva preso Renato Sanches e Aouar, roba che manco un laziale della curva nord avrebbe fatto peggio se si fosse occupato del mercato della Roma.
La Roma ha ancora un potenziale grosso problema sulla fascia destra, lascia dubbi alla voce alternativa a Dovbyk e deve ancora sistemare con gli svincolati il reparto centrale di difesa. Sicuramente poteva cedere meglio Abraham e Bove. Ma con Dovbyk, Soulé, Kone e Le Fée, la Roma è più forte dello scorso anno. Da Champions League? Difficile, perché ci sono ancora quattro se non cinque squadre più attrezzate: Inter, Juventus, Napoli, Atalanta, e forse Milan, che però già sembra una polveriera e si trascinerà (per quanto?) i dubbi su Fonseca.
In the box - @augustociardi75