Non presentiamoci

21/08/2025 alle 11:33.
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LR24 (AUGUSTO CIARDI) - La domanda nasce spontanea: non sarebbe meglio non presentarsi contro il Bologna? E perché c'era attesa per capire se con il Pisa si giocherà in Toscana o a Cagliari? Tanto è tutto finito prima di cominciare, no? Non sono bastate le fazioni interne del passato che laceravano nei risultati la squadra mettendo in contrapposizione allenatori e dirigenti, presidenti e consiglieri?

Siamo appena entrati negli ultimi dieci giorni di agosto, ma già si emettono sentenze da tarda primavera. Due mezze amichevoli, e Wesley è il nuovo Ivan Piris. Si descrive Massara come una povera vittima del famelico e ingordo Gasperini, che ancora non ha perso una partita ma già fa storcere la bocca perché chiede troppo. Come se non si conoscesse il carattere dell'allenatore. Come se non sia da considerare una risorsa un allenatore che tiene tutti sulle spine in una piazza che storicamente si abbiocca fra cuscini in memory e materassi altissimi e con le molle insacchettate. Un allenatore che batte sul ferro fino a che il ferro non si consuma, pure se non è caldo. Le solite storie. Si predica progettualità e si razzola giustizialismo immediato, per direttissima. Roma continua a vivere i suoi deleteri spinoff. Che evidentemente tirano più della serie originale. Quella che dovrebbe creare attesa per il campionato oramai alle porte. Quel campionato in cui la Roma da troppo anni fa la comparsa. Invece no. Si comincia già a parlare delle cessioni del prossimo giugno di Svilar, Kone e Soule, si dà già per scontato che nella migliore delle ipotesi si arriverà settimi. Come se non fosse bastato il giugno ultimo. Il mese delle più grosse inesattezze scritte e dette sulla Roma. Che avrebbe dovuto svendere più che vendere i suoi gioielli altrimenti l'Uefa avrebbe usato la mano pesante. Salvo poi scoprire che non c'era questa necessità, e che le lievi sanzioni pecuniarie comminate erano relative al 2024, all'anno prima.

Mentre nel clima di terrore instaurato si pontificava sulle pene corporali che la Roma avrebbe subito dopo processo per direttissima a causa del bilancio che stava per chiudere. È durata un amen la felicità di avere finalmente gente competente nel comparto tecnico, Ranieri, Massara e Gasperini, che per molti sono già diventati l'assente, la vittima e l'ingordo. Minimo comune denominatore: vengono considerati tre imbecilli, perché se tre professionisti di quel calibro avessero accettato la Roma a scatola chiusa, non sapendo cosa si dovessero aspettare, staremmo parlando di tre imbecilli da interdire calcisticamente. All'esterno, nel frattempo, la Roma viene percepita come una società alla canna del gas e come una squadra in disarmo, e pure sfigata. Speriamo se ne convincono le avversarie, e che la prendano sottogamba.

In the box - @augustociardi75