IL TEMPO (G. SANZOTTA) - Adesso che il campionato più bello del mondo sè definitivamente trasformato nel più indecente dei ciapanò, con 5-6 squadre a far gara nel gettare occasioni dalla finestra, ammesso e non concesso che anche a noi laziali sia permesso sognare come a tutti gli altri tifosi
Il sogno B, invece, offre minori prospettive di glorie future ma, dal mio punto di vista, è molto più consono a dare alla Lazio una prospettiva in linea con la gestione Reja, perché credo sia ormai chiaro pure ai sassi che al nostro allenatore laria di montagna fa girare la testa. In questo sogno di riserva ad avventarsi appaiate sul traguardo sono Lazio e Roma, ma al sesto posto, e che nellultima decisiva tenzone la Roma ripeta la prodezza dellanno scorso, facendosi battere allOlimpico dalla disperazione della pericolante Sampdoria, cosicché alla Lazio basti il più scontato degli amichevoli pareggini a Lecce per andare in Europa League (competizione dalle dimensioni più giuste per noi) e per escludere dal mercato internazionale il marchio «AS Roma», alla faccia dello zio Tom, del suo mitico socio Pallotta e dei loro piani di marketing allamericana. Con tutto quel che ne potrebbe conseguire.