Zona Champions, mercato e... le battute ingenerose di Re Mou verso la società che lo ha voluto

25/05/2023 alle 07:45.
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Tra il trionfo e l'amarezza. La finale di Europa League rappresenta il grande bivio della stagione della Roma. In caso di vittoria contro il Siviglia arriverebbe una storica seconda coppa europea consecutiva e la qualificazione in , obiettivo stagionale del club: da applausi. In caso contrario, pur con la grande soddisfazione di essere arrivati in finale (due anni fa Fonseca si fermò in semifinale), vista la classifica in A, le porte dell'Europa potrebbero essere solo quelle della Conference, con grave danno per le casse della società. (...) Dopo il sesto posto dell'anno scorso, Mourinho rischia di chiudere al settimo posto, come il suo predecessore Fonseca. Il rimpianto maggiore è legato al campionato negativo di (12 sconfitte finora), Milan (8) e alla penalizzazione della . Un'occasione per centrare la zona quasi irripetibile e sfruttata dalla Lazio, seconda e già qualificata. Vero che la squadra, uscendo dalla Conference, si è concentrata solo sul campionato, ma la rosa di Sarri non è certo superiore a quella giallorossa. Nulla di male dunque ad ammettere «puntiamo tutto sulla Coppa, ma in campionato dovevamo e potevamo fare di più». Ma non per Mou che durante tutta la stagione non ha mai lesinato critiche, stoccate, punture al club per il mercato e la qualità della rosa. (...)  Scontato pensare che la proprietà non abbia gradito l'ennesima frecciata, ingenerosa per almeno cinque ragioni: 1) La Roma nel biennio di Mourinho ha speso quasi 94 milioni: 87 il primo anno (il solo Abraham è costato più di 40). Se quest'anno non ha speso per i cartellini è solo per i paletti del Fair Play finanziario. 2) Il club ha avuto l'enorme merito di portare a Roma grandi giocatori a parametro zero come Dybala, Matic e Wijnaldum. Oltre a Belotti, voluto dal tecnico, e altri giocatori (Camara Llorente, Solbakken, Celik). 3) Per portare i tre big citati sopra sono stati garantiti ingaggi di primo livello. La Roma infatti ha il terzo monte stipendi della serie A. (...) Va ricordato che Mou nella Roma ha tre enormi meriti: 1) Aver plasmato, con le indiscutibili qualità di leader e condottiero, un gruppo unito che lo segue ciecamente applicando il suo calcio, che piaccia o meno. 2) Aver generato un surplus di entusiasmo nel già caldissimo tifo romanista, come si evince dai continui sold out allo stadio. 3) Ha riportato la Roma a vincere in Europa. Amatissimo, che vinca, pareggi o perda la sua popolarità in città è seconda solo a quella del Papa. (...)  Ma anche qui è giusto chiarire alcune cose. 1) Mourinho ha già un contratto per il prossimo anno che non è mai stato messo in discussione dal club. 2) Non è vero che per raggiungere obiettivi si debba avere la certezza di un legame lungo: scudettato docet. 3) Prima di capire cosa si potrà fare è necessario sapere a quali competizioni il club parteciperà. 4) Le proprietà Usa aspettano fine stagione per tracciare una linea e non amano essere tirate per la giacca. (...)

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