Rifondazione romanista

17/05/2025 alle 09:11.
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IL TEMPO (F. BIAFORA) - Le basi sono state gettate. Ora non bisogna sbagliare tutto il resto - e non è mica una cosa da poco - per tornare a competere ad alti livelli. Nella conferenza stampa che precede la partita contro il Milan, con la Roma chiamata a sperare in un mezzo miracolo per raggiungere la qualificazione in Champions League ("L'Europa è super importante"), Ranieri mette da parte la parola "scudetto", ma non si tira indietro nel far capire che già questa stagione si è rivelata utile per indirizzare il futuro e mettere su un progetto duraturo. "Abbiamo due finestre di mercato dove saremo ristretti. Cercheremo di sbagliare il meno possibile. Poi vedremo, perché tante volte non vince la più forte, vince chi è riuscito a costruire qualcosa. Abbiamo giocato a viso aperto con una squadra che è stata formata in nove anni (l'Atalanta, ndr). Allora mi verrebbe da dire, stiamo là...No, io dico che dobbiamo migliorare. Abbiamo iniziato a mettere le fondamenta, piano piano costruiremo una squadra che sia un orgoglio per i tifosi", il segnale al tifo del tecnico giallorosso, che continua a credere nel progetto dei Friedkin.

Forse ora, dopo l'incontro de visu della scorsa settimana con il presidente, ancora di più. E lo ribadisce poco dopo, quando gli vengono ventilate delle cessioni eccellenti a causa del Fair Play Finanziario: "Non ne abbiamo parlato noi in società. I mercati sono sempre aperti a mille situazioni. Noi cercheremo di fare del nostro meglio per dare ai tifosi una squadra competitiva. Ma è importante lo zoccolo duro, la mentalità, tutto quello che abbiamo costruito quest'anno. Questa è una squadra seria, che si impegna, che fa squadra. Non possiamo sbagliare i giocatori che arrivano". Sulla formazione che affronterà i rossoneri Ranieri rimane abbottonato, fornendo però un'indicazione chiara sullo scarso utilizzo di Saelemaekers - "Mancandogli Dybala ho visto che non era più lo stesso e allora ho cercato di cambiare, ma è importante per me" - e rivendicando con orgoglio, sulla base dei risultati, la scelta di dare meno spazio a Paredes ed Hummels: "209 minuti in due in 8 partite? E noi che cosa abbiamo fatto in quelle gare?...".

Chi invece non viene nominato in conferenza è Dovbyk, che ieri a fine allenamento ha avvertito un problema muscolare. Non è ancora chiaro se Ranieri dovrà fare a meno di lui contro gli uomini di Conceicao: questa mattina l'ucraino si sottoporrà ad una risonanza magnetica per valutare l'entità dell'infortunio. Dita incrociate a Trigoria per non restare con il solo Shomurodov nelle due partite di fine stagione. Nel giorno del compleanno di Bove arriva una domanda anche su di lui, con l'allenatore che svela un retroscena: "L'ho chiesto in prestito a Mourinho quando ero al Cagliari, José mi disse di no, lo voleva tenere. Gli faccio i migliori auguri, è un ragazzo meraviglioso".