Roma senza monumenti

01/05/2025 alle 08:10.
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IL TEMPO (L. PES) - C'erano una volta i monumenti, o meglio, ci sono ma si vedono meno. Hummels, Paredes e Dybala, sembrava quasi una filastrocca che accompagnava l'inizio dell'avventura di Ranieri a Roma. L'ossatura centrale sulla quale Sir Claudio aveva ricostruito e ravvivato una squadra sull'orlo del baratro.

Immaginare che i giallorossi potessero vincere a San Siro contro l'Inter campione d'Italia senza che nessuno dei tre giocasse neanche un minuto sembrava impossibile. E invece è andata proprio così.

Ragioni e percorsi molto diversi tra loro, sia chiaro, ma la squadra di Ranieri sembra aver preso una direzione diversa nelle ultime settimane, alla ricerca di un'intensità e un cambio di passo piuttosto che la qualità e la leadership. L'allenatore di San Saba ha sempre alternato e sfruttato i momenti dei singoli. Praticamente tutti sono passati per dei periodi in panchina da Soulé a Dovbyk passando per Pellegrini e Saelemaekers fino a Cristante. Il posto assicurato è un concetto che non appartiene minimamente alla gestione attuale che vige a Trigoria, ma qualcosa sembra davvero cambiato nella testa del tecnico.

Gli appuntamenti importanti sono comunque affidati a calciatori ritenuti maggiormente all'altezza. Dopo la sosta Paredes e Hummels hanno messo insieme complessivamente 195 minuti (135 il tedesco, 64 l'argentino) e nelle ultime due gare sono sempre rimasti in panchina.

Percorsi diversi, dicevamo, soprattutto per quanto riguarda Dybala. La Joya, infatti, è un'assenza che pesa e Ranieri sicuramente non ne avrebbe fatto a meno se non fosse per l'infortunio al tendine che lo ha costretto a operarsi a metà marzo ponendo anticipatamente fine alla sua stagione.

Novanta minuti a Lecce, l'annuncio del ritiro e un tempo con la Juve, poi niente più. Hummels, che già dopo San Siro e dopo Bilbao aveva trovato meno spazio a causa di prestazioni sottotono, sembra stato definitivamente relegato a un ruolo di riserva, complice anche il rientro di Celik (che con Mancini e N'Dicka costituisce un terzetto affidabile) e un comprensibile calo di tensione derivante dal ritiro imminente.

Meno chiari, invece, i motivi delle esclusioni di Paredes. A Lecce non era al top poiché di ritorno dal Sudamerica, con la Juve si alterna con Cristante ancora a caccia della forma migliore poi il derby dove il tecnico gli dà fiducia. Ma un giallo dopo quattro minuti ne compromette prestazione e futuro prossimo. Zero minuti contro Verona e Inter che non hanno influito in negativo sulla squadra. Le voci più maligne legano le panchine dell'argentino alle continue dichiarazioni sul Boca, ma più probabilmente Ranieri ha capito che ora serve una Roma di corsa. Tornerà quando serve, come tutti. D'altronde, è così che Sir Claudio ha riportato i giallorossi a sognare.