
I ritiri non sono ancora iniziati, ma una domanda intriga già l'ambiente giallorosso: Gian Piero Gasperini riuscirà a far esplodere Artem Dovbyk, dimostrando che la sua stagione passata è stata solo un momento meno fortunato? E riuscirà a valorizzare un investimento che supera i quaranta milioni di euro? (...) Sul piano tecnico, si può dire con assoluta certezza che Dovbyk difficilmente avrebbe potuto aspirare ad avere un allenatore migliore per esaltare le sue caratteristiche.
È un fatto innegabile che Gasperini ha sempre avuto una capacità eccezionale nel far rendere al meglio i suoi attaccanti, grazie a un sistema di gioco che ha spesso esaltato le qualità individuali e a uno spirito aggressivo e offensivo, garantendo rifornimenti costanti. Questa non è una questione di fortuna o di caso, ma una costante nella sua carriera. Un esempio lampante è la recente affermazione fenomenale di Retegui, che sotto la sua guida ha visto il suo rendimento moltiplicarsi, culminando in un trasferimento clamoroso (...).
La storia di Gasperini è costellata di attaccanti che ha letteralmente trasformato. Pensate a Gomez, che ha raddoppiato il suo record di gol. O a Ilicic, passato dall'essere un trequartista talentuoso ma evanescente a un finalizzatore prolifico. E ancora, Zapata e Muriel, che hanno raggiunto vette realizzative impensabili sotto la sua gestione (...). L'ultimo caso è quello di De Ketelaere, che l'Atalanta ha rivitalizzato dopo una stagione al Milan senza gol, vedendolo esplodere con giocate deliziose e reti decisive già al primo anno.
È da qui, dunque, che si riparte con Dovbyk. L'ucraino, nel suo primo anno alla Roma – un anno travagliato, con tre cambi di allenatore – ha comunque messo a segno 17 reti tra campionato e coppe. (...) Questo fa pensare a un anno di transizione, propedeutico per mettersi completamente a disposizione di Gasperini. Un tecnico che, con gli attaccanti e i goleador, ha ampiamente dimostrato di saperci fare.
(gasport)