Il derby dei ministri della difesa: Gasperini si affida all'esperienza di Mancini

19/09/2025 alle 07:35.
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IL TEMPO (L. PES) - Un gol sotto la Sud, tanti duelli e quella bandiera che tanto ha fatto discutere. Il rapporto tra Gianluca Mancini e i derby è focoso, intenso, una battaglia continua a difesa di una maglia, quella giallorossa. Non si è mai tirato indietro il centrale toscano, che proprio con Gasp ha avuto la prima occasione in Serie A, e non lo farà neanche domenica quando avrà il compito di accompagnare l'esordio del tecnico nella stracittadina. Lo farà da leader, status che ormai si è conquistato da diverse stagioni e sta confermando anche adesso. Gioie e dolori per lui nei derby. Da quella prima volta sei anni fa all'esordio da titolare con la maglia della Roma, passando perle sportellate con Immobile e Zaccagni fino a quel gol liberatorio sotto la Sud. C'era De Rossi in panchina e la Roma non vinceva il derby da due anni ma grazie a quello stacco di testa, dopo esser rimasto in campo nonostante un problema fisico, il popolo giallorosso tornò a fare festa. E lui fu il protagonista assoluto con una bandiera sventolata che fece discutere. Un topo su sfondo biancoceleste che da tempo campeggiava in curva e che fu poco gradito. Il bilancio, per lui, è perfettamente in parità nelle stra-cittadine di campionato con quattro vittorie, quattro pareggi e altrettanti ko, ma c'è la sconfitta ai quarti di Coppa Italia nl gennaio 2024 a pesare in negativo sul ruolino di marcia del difensore. Tra quarantotto ore, salvo sorprese, sarà di nuovo lì, al centro della difesa e forse anche con la fascia di capitano (ne ha giocati tre indossandola senza però mal vincere), per cercare di regalare una gioia ai propri tifosi e bagnare con un successo l'esordio del Gasp. Di fronte, molto probabilmente, ci sarà Casetllanos come nella sfida di aprile quando Mancini, grazie all'intuizione di Ranieri, aveva già cambiato posizione iniziando a giocare (e molto bene) come perno centrale della linea a tre. Un osso duro l'argentino, abile tecnicamente e con quella malizia che nei derby può fare la differenza. Da lui passa tanto della pericolosità offensiva della Lazio, basta guardare le prime tre reti col Verona per accorgersene. Spetterà quindi al difensore il compito di rendere la vita più complicata al centravanti biancoceleste guidando la linea composta da N'Dicka e uno tra Hermoso e Celik, visto che lo spagnolo ha ac-cusato un piccolo risentimento muscolare ed è in dubbio per la gara di domenica. L'anima da guerriero che lo accompagna ogni volta che scende in campo si fa più forte durante i derby, in duelli dove ha alternato errori macroscopici a giocate esaltanti. Per questo Mancini resta un uomo in più soprattutto in gare delicate come quella contro i rivali cittadini. Lo sa Gasperini e lo sanno i tifosi, ma, soprattutto, lo sa lui.