
Per prendersi la prima vittoria in campionato, il Torino valorizza la sua ottima organizzazione, tiene meglio il campo ed è testardo nel cercare e trovare le fragilità nella Roma. Anche la temuta sofferenza è lieve, non assume contorni da batticuore, anzi, il migliore dei padroni di casa è il portiere Svilar. La Roma cercava il primo posto a punteggio pieno, invece deve riflettere sulle sue scarse idee e sulla pochezza offensiva per guardare oltre, già domenica c'è il derby e al fischio finale, oltre ai mugugni, lo stadio ha pensato già alla Lazio. Non può essere tempo per i drammi, ma una presa di coscienza è necessaria per non farsi travolgere dalle preoccupazioni. Il Toro invece si gode il momento; Marco Baroni stringe i pugni ma li tiene bassi, con le braccia piegate senza esultanze smodate, quando la partita finisce. (...) Baroni comunque sbarra le fasce, rischia poco o nulla anche nella prima parte. E passa all'incasso nella seconda. Il Cholito mostra i muscoli anche dopo i primi duelli finiti male. La sua caparbietà è simile a quella dei compagni; infila il suo primo gol in granata con un destro a giro dal limite, in uno spazio di tiro ridottissimo, ma bisogna risalire a monte dell'azione per comprendere lo spirito del Toro. Perché prima della cavalcata di cinquanta metri dell'argentino e dello scambio larghissimo con Ngonge, la palla sta uscendo in corner dall'altra area: Asllani va a toglierla dall'out e il suo rilancio forma la frustata che si trasforma nell'urlo del successo. Gasp, alla prima sconfitta da romanista, è quasi costretto dalle miserie dei primi 45' a mettere un centravanti vero e Ferguson inizia subito nel
secondo tempo per El Aynaoui, ma il tecnico giallorosso deve togliere anche Dybala (risentimen-to muscolare) per Baldanzi (3-4- 2-1) . La mancanza d'urto, già notata nei primi due turni, rende inutile il 73 per cento di possesso e Gasperini non riesce a raddrizzare la sua giornata. Anzi, i cambi non migliorano la prestazione, anche se la Roma chiude quasi con El Shaaravvy punta aggiunta a sinistra. (...) La Roma perde senza segnare dopo nove mesi e non andava ko in casa in campionato dal due dicembre; fu Gasp, allora su un'altra sponda, a dare i dispiaceri ai giallorossi. Adesso il suo pensiero è tutto al derby (ma Sarri non sta meglio)
(gasport)