
IL TEMPO (L. PES) - Tra certezze ritrova e giovani in cerca di spazio la difesa di Gasperini è forse il reparto che può subire maggiori evoluzioni nelle prossime settimane. Se l'attacco ha gerarchie abbastanza definite in attesa del rientro di Bailey così come gli esterni in attesa dell'inserimento di Tsimikas negli schemi di Gasp, e a centrocampo Koné-Cristante sembra la coppia che offre più garanzie con El Aynaoui primo cambio e Pellegrini e Pisilli pronti ad aiutare all'occorrenza, davanti a Svilar in tanti possono giocarsi le proprie carte. Mancini e N'Dicka il duo dal quale anche il tecnico di Grugliasco è ripartito, anche se l'ivoriano starà fuori diverse settimane tra dicembre e febbraio per la Coppa d'Africa. Tra le sorprese di questo inizio di stagione c'è sicuramente Hermoso, arrivato praticamente un anno fa da svincolato e protagonista di una prima stagione da incubo tra errori e infortuni fino a gennaio, quando si trasferì in prestito al Leverkusen dove sfortunatamente dovette operarsi alla spalla. «Non doveva neanche venire in ritiro» ripete spesso Gasp quando parla dello spagnolo che nelle prime due gare del campionato ha giocato da difensore di destra. Un ruolo inedito che per stessa ammissione dell'allenatore non potrà occupare per trentotto partite. Nella seconda parte della scorsa stagione proprio in quella posizione si era messo in evidenza Celik, squalificato nell'esordio contro il Bologna e tenuto in panchina a Pisa. Certamente il turco non ha la qualità dell'ex Atletico Madrid, ma in quel ruolo ha dimostrato una buona affidabilità con Ranieri in panchina.
Eppure un investimento importante è arrivato in quel ruolo dal mercato estivo, dove la Roma ha prelevato il giovane Ghilardi dal Verona, ritenuto però ancora acerbo da Gasperini. Il potenziale del centrale italiano resta tutto da scoprire ma la sensazione è che debba lottare e crescere parecchio per avere più chance in campo. Occhi puntati anche sull'ultimo arrivato Ziolkowski. Il polacco scovato da Massara rappresenta l'alternativa di prospettiva a Mancini che dall'arrivo di Ranieri ormai stabilmente occupa la posizione centrale della retroguardia giallorossa. Carattere e struttura fisica per il classe 2005 che ha già conquistato la chiamata della nazionale maggiore e ora vuole convincere anche il tecnico della Roma per il futuro.
Gerarchie in evoluzione e un reparto che nei primi centottanta minuti della stagione ha dimostrato grande affidabilità non subendo gol e rischiando poco. L'aggressività resta il marchio di fabbrica di Gasperini che ai difensori chiede anche una costante partecipazione anche nella fase offensiva. E poi c'è la certezza più grande, quella nelle mani di Svilar, fresco di rinnovo e già protagonista in questo inizio col guizzo di Pisa che ha tenuto in vita la Roma. Anche in porta, però, non mancano le sorprese. Vasquez non ha convinto il tecnico e Gollini, praticamente fuori rosa per tutta l'estate è entrato nella lista Uefa e ad oggi è tornato il dodicesimo della rosa giallorossa. Almeno per ora.