Mister rilancio

27/09/2025 alle 08:53.
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IL TEMPO (F. BIAFORA) - Una partenza sprint, con tante cose positive già realizzate e la consapevolezza di poterne migliorare tante altre. Gasperini lo aveva detto chiaramente alla società nei primi colloqui: bisogna partire forte per dare immediata credibilità ad un nuovo progetto. Per ora così è stato, visto che, al di là del passo falso contro il Torino, in campionato sono arrivate altre tre vittorie, tra cui quella nel derby, e la squadra ha raccolto tre punti all'esordio in Europa League. La volontà è quella di continuare il momento positivo nelle tre sfide prima della sosta, ma soprattutto, guardando al lungo periodo, quella di riuscire a coinvolgere tutti gli elementi della rosa.

«Quando entriamo dalla panchina non sempre abbiamo la forza necessaria per dare energia alla squadra, ci vuole un po' di più. Nel calcio di oggi servono 4-5 cambi per portare le partite in porto. Abbiamo un nucleo forte e competitivo, dobbiamo integrarlo. Abbiamo bisogno di ragazzi che imparino da chi gioca con continuità. Devono raggiungere questi giocatori che da qualche mese sono su un livello importante», è stato il concetto espresso in varie risposte dal tecnico dopo il match con il Nizza, ricalcando quanto già aveva rimarcato numerose volte. Far salire le riserve al livello dello zoccolo duro già presente è uno degli obiettivi prioritari del tecnico giallorosso, che in passato ha dimostrato di essere un vero maestro nel valorizzare anche giocatori sottovalutati o quelli che erano ritenuti «scarti» di altre società. Non bisogna quindi commettere l'errore di pensare che Gasp getterà la spugna dopo appena una manciata di partite con quei calciatori che al momento hanno avuto uno scarso utilizzo o che hanno deluso le aspettative. D'altronde i casi di Hermoso e Pellegrini sono un insegnamento per tutti gli altri. Così come l'impiego senza remore di Celik, Rensch e Tsimikas.

Per ora i due neo-arrivi in difesa, Ghilardi e Ziolkowski, sono gli unici giocatori di movimento disponibili che non hanno ancora messo piede in campo. Ma specialmente tra dicembre e gennaio, con la partenza di N'Dicka in Coppa d'Africa, ci sarà molto bisogno di loro e Gasperini li sta addestrando a dovere. Nella lista di chi ha iniziato la stagione con il freno a mano tirato ci sono invece Dovbyk, Pisilli, El Shaarawy e Baldanzi. Calciatori che possono e devono offrire un rendimento ben diverso rispetto a quanto visto (anche se l'allenatore ha apprezzato la prestazione dell'ucraino e non è detto che non gli conceda un'altra chance). Discorso differente quello legato a Bailey e Dybala, che definitivamente dall'infermeria possono regalare una spinta notevole al gruppo. In sostanza c'è praticamente un'altra squadra che aspetta soltanto di esprimersi al massimo. È lì che si giocherà una parte decisiva della stagione della Roma: sulla capacità di trasformare ogni alternativa in una risorsa affidabile.