Roma modello Gasp

23/09/2025 alle 08:11.
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IL TEMPO (L. PES) - Direzione Gasp. Nove punti in quattro partite e il successo nel derby fanno crescere il morale e danno fiducia per il futuro, ma la strada è ancora lunga. Lo sa per primo il tecnico giallorosso che come ci tiene a sottolineare «ha attenzione soltanto per il campo», e che ora ha la missione di innalzare il livello generale della squadra che in questo primo mese di campionato ha lasciato intravedere già alcune cose della filosofia gasperiniana. Scivolone, brutto, contro il Torino a parte, dove è mancato praticamente tutto ai giallorossi tra ritmo, intensità e aggressione, in fase di non possesso la Roma mostra già una brillantezza tipica delle squadre del tecnico di Grugliasco. Il gol di Pellegrini, ad esempio, nasce da un pressing alto costante nel primo tempo e che ha portato la Lazio all'errore. Duelli uomo contro uomo a tutto campo e aggressività sono caratteristiche fondamentali affinché le idee del piemontese vengano realizzate sul campo. Tre vittorie per uno a zero sfruttando, spesso, gli episodi e una scarsa produzione offensiva sono la fotografia di una squadra che senza il pallone è già avanti nel processo di crescita richiesto da Gasp, ora manca tutto il resto.

L'allarme era stato lanciato in estate sulla mancanza di uomini che potessero far male negli ultimi venti metri di campo, e ora, complici anche le pesanti assenze di Bailey e Dybala, i giallorossi fanno grande fatica a costruire azioni pericolose. Gare come quella contro la Lazio sarebbero state vinte con un passivo molto più ampio dall'Atalanta- tipo di questi ultimi anni. Il tecnico ora deve cercare le giuste soluzioni per aumentare la pericolosità degli attaccanti e coinvolgere il più possibile anche gli esterni. La buona prova di Rensch nella stracittadina è certamente un ottimo segnale, ma a Trigoria
c'è tanto lavoro da fare per raggiungere i livelli realizzativi tipici delle creature di Gasperini.

Farlo con nove punti in classifica e un derby vinto è certamente più semplice, e la prospettiva di essere soltanto all'inizio di un processo lungo aumenta la fiducia per il futuro. Una volta chiuso il capitolo mercato l'allenatore giallorosso si è posto come obiettivo quello di portare tutta la squadra a un livello alto di prestazione. Coinvolgendo anche quei calciatori che fino ad agosto inoltrato erano con la valigia pronta. Ora arriva anche l'Europa che, almeno in queste prime giornate, può essere laboratorio di sperimentazione e allargamento del minutaggio, con un occhio, ovviamente, sempre al risultato. Ma la strada è quella giusta, soprattutto se arrivano le vittorie.