
LEGGO (M. ANTONI) - Domenica la Capitale sarà nuovamente teatro di uno degli eventi sportivi più sentiti dell'anno, il derby tra Lazio e Roma. In vista del fischio d'inizio, previsto alle 12.30 allo stadio Olimpico, sarà predisposto un imponente piano di sicurezza. Sarà impiegato «il massimo delle forze possibili», ha fatto sapere il Prefetto. Frase che dovrebbe significare il coinvolgimento di circa mille unità tra agenti di polizia, carabinieri, guardia di Finanza e polizia Locale. Sono oltre 60mila gli spettatori attesi. Con presenze di gruppi ultras provenienti da mezza Europa. Nella curva romanista arriveranno esponenti delle frange più calde di Atletico Madrid, Panathinaikos, Dinamo Zagabria. In Nord dovrebbero giungere tifosi di West Ham, Wisla Cracovia, Levski Sofia e Lokomotive Lipsia. Le operazioni di controllo e prevenzione prenderanno il via già dalla serata di sabato e proseguiranno fino al termine dell'incontro. La questura di Roma manterrà elevato il livello di attenzione, consapevole della delicatezza dell'evento dal punto di vista dell'ordine pubblico. Nella mente sono ancora vive le immagini dei tafferugli dello scorso aprile, che hanno portato alla decisione di fissare la partita all'ora di pranzo. Ai sostenitori della Roma potrebbe essere riservata la zona di piazza Mancini e piazzale Clodio, mentre i tifosi laziali si concentreranno tra Ponte Milvio e il quartiere Flaminio. La sicurezza sarà garantita anche da un potenziamento dei sistemi di videosorveglianza, sia all'interno dello stadio che nelle zone adiacenti. Dalle prime ore di sabato partiranno le bonifiche delle aree limitrofe per individuare e rimuovere eventuali oggetti pericolosi. Sul tema è intervenuto anche il ministro per lo Sport e i Giovani, Andrea Abodi, che ha difeso le scelte della Prefettura: «Quella dell'orario non è una resa, ma una misura necessaria per proteggere la maggioranza sana dei tifosi», ha detto, sottolineando come le decisioni siano basate su attività di intelligence. Critico, invece, sulla questione l'assessore capitolino allo Sport, Turismo e Moda Alessandro Onorato, che ha definito «una sconfitta per lo Stato» l'anticipo della partita a mezzogiorno e mezzo. «Giocare a quell'ora per motivi di ordine pubblico è inaccettabile. Chi promette tolleranza zero contro la violenza non può piegarsi alla paura», ha dichiarato.