
LEGGO (F. BALZANI) - Spinoza diceva che «la grande occasione arriva solo a colui che è ben preparato». E la Roma domani contro l'Inter ha la chance non solo di consolidare il primo posto e staccare ulteriormente i nerazzurri. Ma di dimostrare di poter far paura davvero anche alle big e di non essere un fuoco di paglia di inizio stagione. E la squadra di Gasp all'appuntamento dell'Olimpico arriva con parecchie buone notizie: il recupero al 100% di Dybala e Pellegrini, il ritorno di Bailey (seppur in panchina) e le buone prestazioni dei molti nazionali. Gasperini in questi giorni ha ricevuto quindi più di un segnale positivo anche da chi è rimasto a Trigoria. Il tecnico avrà tutti a disposizione a parte Angelino alle prese ancora con una bronchite asmatica. Al posto dello spagnolo è ballottaggio tra Rensch (favorito) e Tsimikas mentre a destra è ormai recuperato pienamente Wesley che se la vedrà con Dimarco. Sulla trequarti, invece, Pellegrini è pronto a partire titolare per poi fare spazio a Dybala in un reparto completato da Soulè e Dovbyk. Ovviamente le buone intenzioni non bastano contro l'attacco più forte del campionato. Quello di domani sera è anche lo scontro tra due filosofie di calcio e due generazioni di allenatori che conoscono già gli avversari. Da una parte Gasperini che nel 2011 fallì la grande chance nel post Mourinho. Il tecnico fu esonerato dopo tre giornate, al suo posto arrivò proprio Ranieri esonerato a sua volta sul finire della stagione. Dall'altra parte c'è Chivu che a Roma ha giocato quattro stagioni prima di lasciarsi (male) con una tifoseria che non dimentica il gestaccio del 2011, quando il romeno era ormai dell'Inter. Due epoche diverse e due destini incrociati, due filosofie di calcio che si sfidano in un duello che vale il primato e che farà registrare l'ennesimo sold out.