La Roma di coppa prova l'allungo

02/10/2025 alle 08:05.
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Quando a Ndicka, che siede vicino a lui, viene chiesto se la Roma è una delle favorite alla vittoria della coppa, Gasperini lancia uno sguardo torvo alla platea. Si rasserena soltanto ascoltando la risposta dellivoriano: «È troppo presto, ne parleremo più avanti». Sì, perché non è ancora tempo di regalare sogni. Gasp tra l'altro è un pragmatico e sa che la partenza lanciata in campionato e in coppa ha mascherato qualche lacuna nella rosa che lui proprio non ce la fa a nascondere: «Chi può giocare al posto di Soulé? In questo momento ho poche alternative in attacco, siamo corti. Abbiamo fuori sia Dybala sia Bailey (più Baldanzi escluso dalla lista Uefa, ndr) e questo ci costringe a utilizzare sempre gli stessi giocatori. Non è usuale per me finire le partite con due centro-campisti nel ruolo di attaccanti, co-me successo nel derby o a Nizza». (...)  Tutto lascia quindi pensare che il turnover contro il Lille, sarà alquanto limitato. Spazio a Hermoso che potrebbe sostituire Ndicka, Tsmikas e El Aynaoui faranno rifiatare Angelifio e uno tra Cristante e Koné. Davanti, considerando che il Lille si schiera con il 4-2-3-1, potrebbe trovare spazio ancora una volta Pellegrini, utile poi a scalare in mezzo al campo in fase di non possesso per non soffrire la superiorità numerica dei france-si. Due i ballottaggi: Soulé-El Shaa-rawy e Ferguson-Dovbyk. Proprio sull'irlandese, Gasp regala una carezza: «È un giocatore giovane. Parliamo di un 2004, ha 21 anni. Due anni fa ha fatto molto bene, l'anno scorso è capitato in una stagione di difficoltà per un infortunio e ha cambiato squadra a gennaio. Il tentativo è riportarlo su quelle che erano le speranze, visto che da giovane era partito così bene. Sta lavorando,
si sta applicando. Il fatto di giocare tante partite per me è un vantaggio. Se non giochi dall'inizio entri a parti-ta in corso e viceversa. Anche a Bergamo durante le partite sono stati i ruoli che sostituivo di più, mi viene in mente Muriel che è stato spesso determinante per la partita». (...)

(Il Messaggero)