
Ottimismo. Molto ottimismo. Dan Friedkin aspetta al di fuori del Rome Cavalieri Waldorf Astoria Hotel dove si stanno svolgendo i lavori dell'assemblea dell’Eca, l’associazione dei Club Calcistici Europei. Grandi sorrisi, vestiti quasi indistinguibili, il patron giallorosso e il sindaco entrano nella sala chiacchierando e sorridendo. All’uscita, poi, Gualtieri si ferma a parlare con i giornalisti: «Siamo all’ultima tappa per lo stadio della Roma e vi posso assicurare che sarà uno degli stadi più belli del mondo. Non sarà solo un impianto sportivo, porterà con sé un’intera rigenerazione urbanistica con spazi verdi e spazi aperti per la cittadinanza. Vogliamo rigenerare spazi urbani e migliorare gli impianti per migliorare la città e con Roma e Lazio lavoriamo in questa direzione». Poi, l’annuncio che i tifosi stanno aspettando da tanto, troppo tempo: «Sicuramente entro il 2025 ci sarà la presentazione del progetto definitivo. Siamo all’ultimo miglio, anche gli ultimi incontri sono andati bene. La società a breve sarà nelle condizioni di presentare il progetto, ma sarà il club a dire la data. Siamo fiduciosi e nei tempi per la conclusione del processo autorizzativo di giugno per usare lo stadio per gli europei di calcio del 2032. Tutti i passaggi sono positivi e siamo molto fiduciosi che questo pro¬getto ci possa far fare tutti i pas¬saggi formali per l'avvio dei lavori». Le parole di Gualtieri riportano al centro del palcoscenico la decisione presa dalla Federcalcio di inserire anche Pietralata nell'elenco dei 13 impianti che saranno sotto commissario straordinario. Un'idea che era stata avanzata mesi fa, per primo, da Andrea Magnanelli, uno degli avvocati di punta del Campidoglio che, per confa di Palazzo Senatorio, si sta occupando, con succes¬so, insieme alla squadra dell'A-vocatura capitolina proprio di Pietralata e dei numerosi ricorsi presentati dai No Stadio. (...) La versione basic del commissariamento avrà una data di scadenza: settembre 2026. Il prossmo anno, entro fine settembre, la Federcalcio dovrà scremare la lista degli impianti che passeranno da 13 a 5. I cinque selezionati godranno del commissariamento fino alla conclusione dei lavori. Altrimenti, se rimarranno fuori dalla lista finale, il commiss-riamento dovrebbe intèrrompersi in quel mese. (...)
(Il Messaggero)