Se vogliamo, per Dovbyk vale lo stesso discorso che il Marchese del Grillo faceva al buon Aronne Piperno: «Bella 'a boiserie, bello l'armadio, belle 'e cassapanche … bello, bello, bello tutto...». Ora però è arrivato il momento di segnare. Sì, perché l'assist a Soulé a Firenze è stato decisivo; quello a Wesley, pur sprecato dal brasiliano, a Reggio Emilia è stato splendido; ancor di più il tocco per Pellegrini a Glasgow. Per
non parlare del lavoro sporco, del netto miglioramento atletico e della maggiore partecipazione al gioco di squadra. [...] Il problema, però, è che se la Roma vuole restare lì in alto, 10 reti in altrettante partite non bastano. Nell'era dei tre punti a vittoria per la Roma è il raccolto minimo. I giallorossi infatti non hanno mai realizzato meno reti: 10 anche nel 1995/96, 2008/09 e 2024/25. E Dovbyk vive con il fardello che gol fa rima con centravanti. [...] Sicuramente l'Udinese all'ucraino porta bene. Ai friulani ha segnato il primo gol in serie A e ha replicato anche nel match di ritorno, siglando il 2-1 dagli 11 metri, cosa che a Trigoria ultimamente riesce molto difficile. Gli serve maledettamente una rete, magari decisiva, ancor meglio se più d'una. Perché un 9 si alimenta di gol e se i 17 segnati nel primo anno potevano forse anche bastare, considerando i tre allenatori cambiati durante la stagione e il primo anno in Italia, ora i due dopo 10 partite di campionato e 4 di coppa fanno storcere il naso. [...] Deve però scrollarsi di dosso questa idiosincrasia verso la porta avversaria che le due reti ai modesti scozzesi dei Rangers non possono di colpo aver azzerato. L'Udinese è una squadra molto fisica ma di fronte c'è una Roma che al di là degli esperimenti con l'attacco leggero ha visto rendere, almeno numericamente, meglio con il centravanti di peso (8 reti a 1, l'altro è arrivato su rigore). E qui si torna magicamente a Dovbyk, al ragazzone dal sorriso triste, all'attaccante che deve essere preso per mano da Pellegrini a Reggio Emilia per farlo esultare insieme ai compagni sotto la curva in festa, altrimenti sarebbe entrato direttamente negli spogliatoi. Gol che servirebbe alla Roma ma anche a lui. [...] Perché per la Roma vincere è fondamentale. Per Artem, segnare, forse conta anche di piu.
(Il Messaggero)




