Giannini: "Gasperini artefice del primo posto. Alla Roma manca un attaccante per puntare allo scudetto"

26/11/2025 alle 11:42.
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TUTTOSPORT - Giuseppe Giannini, storico capitano della Roma, ha rilasciato un'intervista all'edizione odierna del quotidiano e tra i vari temi trattati si è soffermato sul rendimento della squadra giallorossa. Ecco le sue dichiarazioni: "Napoli e Inter sulla carta restano le favorite per la qualità delle rose, occhio però al Milan che ha vinto tutti gli scontri diretti e ha il vantaggio di non fare le coppe. Il che può dare 4-5 punti in più ad Allegri, ma a giocarsi lo Scudetto c’è pure la Roma che può dare fastidio a tutti. A maggior ragione se a gennaio dovesse arrivare un goleador. Nessuno a inizio stagione si immaginava di vedere la Roma prima in classifica, bisogna essere onesti. Al tempo stesso i giallorossi si stanno meritando questa posizione e stanno crescendo settimana dopo settimana. Mi auguro che questo sogno, come l’ha definito Gasperini, possa durare a lungo".

È davvero Gasp il segreto del boom della squadra romanista? 
"Sta facendo un lavoro eccezionale. È lui l’artefice del primato in classifica. Ha recuperato e riportato a grandi livelli giocatori come Cristante, Celik, Hermoso e Pellegrini, che sembravano fuori dal progetto e ora sono dei punti di forza. Sul piano del gioco si inizia a vedere piano piano la sua mano. Anche a livello comunicativo non sta sbagliando una mossa".

Cosa manca alla Roma per diventare da Scudetto? 
"Un attaccante. A gennaio va rinforzata la rosa con una punta prolifica. Mi auguro che il lavoro di Gasperini e l’entusiasmo riaccesosi in città vengano premiati dai Friedkin con uno sforzo sul mercato".

Intanto c’è un Soulé versione superstar: è lui il top player giallorosso? 
"Direi proprio di sì. Ogni gara fa la differenza e determina i risultati con le sue giocate. È cresciuto tanto ed è diventato il leader tecnico della squadra".

Quello spirituale può essere un romano de Roma come l’ex capitano Pellegrini? 
“Lorenzo è tornato a grandi livelli, ma personalmente non ho mai avuto dubbi sulle sue qualità. Serviva solo un allenatore che gliele tirasse fuori, dandogli fiducia come ha fatto Gasperini. Gian Piero è stato bravissimo nel puntarci forte nel Derby: dalla vittoria sulla Lazio Pellegrini è tornato a essere un fattore importante per questa squadra".

Aver perso la fascia da capitano ha tolto un po’ di pressione al numero 7? 
"Non credo sia quella la questione, anche se a Roma se ne parla tanto. Anzi, penso che per lui indossare la fascia fosse motivo d’orgoglio. Comunque per i giocatori di talento la componente fondamentale resta avvertire il supporto da parte chi ti allena".

Qual è il punto di forza di questa Roma? 
"Non ho dubbi e dico Svilar. Per talento e rendimento è il miglior portiere della Serie A. Se ne parla poco, ma non ha sbagliato una partita, sfoderando parate davvero strepitose".