Leon in gabbia

13/11/2025 alle 08:04.
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I popcorn (cit.) possono attendere. Per ora non resta che aggrapparsi alla battuta ironica di Gasperini nel post Milan-Roma (2 novembre): «Quanto manca a Bailey per essere al top? Spero parecchio». Sì, perché il giamaicano, il fiore all'occhiello del mercato estivo giallorosso, praticamente non si è mai visto. Al primo allenamento a Trigoria, nemmeno il tempo di fare le foto di rito, l'intervista di routine ai canali del club e vestire la tuta sociale che calciando un pallone ha rimediato una profonda lesione al retto femorale destro che di fatto lo ha tenuto ai box per 2 mesi. Sorpresa, disappunto, disagio, sfortuna, fate vobis. La cosa certa è che per vederlo in campo si è dovuto attendere la sosta di ottobre. (...) Riassumendo in modo nudo e crudo come soltanto i numeri sanno fare: 144 minuti giocati, 0 gol, 0 assist, 1 dribbling riuscito. Vien da sé che le perplessità sul conto dell'operazione estiva del club sono aumentate e hanno inevitabilmente allontanato l'opzione di diritto di riscatto fissato a 22,5 milioni. È vero, ci sono ancora sei mesi di stagione ma Bailey deve darsi una mossa. Anche perché rendimento e infortuni gli hanno precluso anche la convocazione con la nazionale, pronta a giocarsi - a 27 anni dal Mondiale '98 - la qualificazione alla prossima kermesse in Usa favorita avendo lo scontro diretto (dopo il match contro Trinidad e Tobago) contro Curaçao, il principale rivale, in casa. (...) Parliamo di un ragazzo che in carriera ha giocato 175 partite a destra e 138 a sinistra con una media gol di 0,20 sul lato mancino (28 in 138 gare) e 0,19 dall'altra parte (34 in 175). Senza contare che è stato protagonista in Premier (e quindi nel campionato più difficile del mondo) segnando 24 gol e 22 assist con l'Aston Villa. Proprio i numeri di cui ha bisogno la Roma. Gasp lo aspetta. I tifosi pure. Anche senza popcorn.

(Il Messaggero)