Udinese, Zaniolo: "L'addio alla Roma fu doloroso, ma tutto ha un inizio e una fine. L'esultanza all'Olimpico? Non la rifarei"

05/11/2025 alle 14:12.

MESSAGGERO VENETO - Nicolò Zaniolo, ex attaccante della Roma e attualmente in forza all'Udinese (prossimo avversario dei giallorossi), ha rilasciato un'intervista all'edizione odierna del quotidiano e tra i vari temi trattati è tornato a parlare della sua avventura nella Capitale. Ecco le sue dichiarazioni.

L’1-0 più famoso con il gol di Zaniolo è stato quello della finale di Conference League tra Roma e Feyenoord. Che ricordo ha di quella serata?
«È stato incredibile. Alla vigilia sentivamo molto la partita, la Roma non vinceva da anni un titolo. Quella partita è stata il coronamento di un’intera stagione. È stato uno dei giorni più belli della mia vita».

Con la Roma quello sembrava essere un punto di partenza. Poi cosa è successo?
«Tutte le cose hanno un inizio e una fine. Andare via da Roma per me è stata una botta molto dolorosa, non è finita benissimo ma mi auguro che con il tempo tutto si appiani. La mia compagna è di Roma e mio figlio è nato là».

Si parlò di incomprensioni con Mourinho.
«Assolutamente no, anzi. Con il mister mi sento ancora oggi e posso solo dire cose belle di lui».

Lei ultimamente ha fatto molta autocritica sulla sua parentesi romanista.
«Ho commesso degli errori e li ho riconosciuti. Sono tappe della vita. A 18 anni sono passato dalla Primavera dell’Inter a un top club italiano, ho fatto doppietta in Champions League, non era facile tenere la testa sulle spalle».

Lei ha esordito prima in Champions League che in Serie A e per di più al Bernabeu.
«Non immaginavo nemmeno di essere convocato, venni a saperlo la mattina poco prima di partire per Madrid. Di Francesco mi comunicò che avrei giocato il giorno della gara. Meglio perché così ho avuto poco tempo per pensarci. In campo dall’altra parte c’erano Sergio Ramos, Marcelo, Bale, Isco, Modric».

Gli infortuni quanto hanno condizionato la sua carriera?
«Non mi piace la parola condizionato, preferisco dire migliorato. Una volta andavo in palestra solo perché dovevo, oggi lo faccio in maniera molto più scrupolosa per potermi allenare poi al meglio sul campo».

Come si immagina l’accoglienza dell’Olimpico considerata la sua esultanza “esagerata” dopo il gol in Roma-Atalanta di un anno fa?
«Premetto che quella esultanza non la rifarei. Ho sbagliato. Non so come mi accoglieranno, immagino che molti siano rimasti offesi dal mio comportamento, ma li capisco. Penserò a concentrarmi sulla partita anche perché in campo contro la Roma non ci andrà Zaniolo, ma l’Udinese. Vogliamo prenderci i tre punti».

Così ottimista?
«L’obiettivo in partenza è quello, poi è chiaro che dovremo fare i conti con l’avversario. Ma ci proveremo».

Negli anni di Roma si accusò anche sua madre di apparire troppo sui social.
«Ci sta. Se decidi di intraprendere questa professione devi mettere in preventivo anche questi inconvenienti. Devi essere bravo a isolarti e a fare un cerchio attorno alla tua famiglia».

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