IL ROMANISTA ( T. CAGNUCCI) - Quello che mi preoccupa dopo la sconfitta col Napoli è che Felici è un bel giocatore, Idrissi anche di più, Palestra potrebbe essere considerato tra i migliori esterni del campionato; che il Cagliari con la Juventus non meritava di perdere. Io penso a questo. Al futuro. Alla Roma, alla stagione non solo al campionato. Vedi il Napoli e non succede niente, almeno non il giorno dopo e nemmeno il mese seguente. Magari a gennaio si, comprando un paio di giocatori perché con quelli che abbiamo più di così non si può fare. Che poi "più di così" significa essere a un punto dal primo posto dopo 13 partite, in corsa per arrivare tra le prime 8 in Europa League, con una Coppa Italia che inizia a gennaio, un derby vinto ed una squadra già mentalizzata. [...] Per il resto compattissimi, molto più di prima. Perché per il resto, tutto il resto è VAR. Il calcio al tempo del VAR mi fa abbastanza schifo: non si tratta di essere contro la tecnologia ma contro l'uso che si fa che ormai è contro la tecnologia stessa: l'immagine evidente non è più evidente. Fanno vedere quello che vogliono, quando vogliono, come vogliono e lo commentano come vogliono. Un fallo netto a volte non è "variabile", un altro dubbio diventa legge. Ma adesso noi siamo concentrati a costruire una grande Roma per non aver paura più di poter volare. Amo poco Jovanotti ma filosoficamente il riferimento della Sud è stato puntualissimo. Ti fidi di me? Del VAR no, ma di questa Roma sì. E ti pare che non sono disposto a perdere una partita?




