LAROMA24.IT (Matteo Vitale) - Vince ancora la Roma, anche se con il brivido e in rimonta (un merito nel demerito), ma quello che contava era la vittoria ed è arrivata. Tre punti per non fermarsi, per non ricadere in tristezze e frustrazione. Hanno deciso il match un destro deviato di Cristante e un colpo di testa di Pisilli, che al terzo tentativo ha spedito la palla in rete. Decisivo, però, Mile Svilar: il portiere giallorosso ha tenuto a galla i giallorossi nella tempesta e dalle sue manone è iniziata la rimonta.
SVILAR 7,5 - Tiene in vita la squadra nel momento più difficile, una parata dopo l'altra impedisce al Venezia di raddoppiare e di chiudere il match. Salvavita.
MANCINI 5,5 - Una fatica continua, che dovesse difendere in attacco o meno l'esito era sempre lo stesso, con l'avversario di zona vincitore del duello. Ha il merito di salvare lo 0-2 sulla linea. DAL 58' BALDANZI 6,5 - Pochi secondi per trovare la propria posizione in campo, si lega a compagni e manovra e agevola la fluidità del possesso.
NDICKA 6 - Aggressivo e attento per gran parte del match, meno sul gol del Venezia, quando sembra perdere l'orientamento. Qualche errore di lettura, ma poi è bravo a metterci sempre (e subito) una pezza.
ANGELINO 6,5 - Con il passare dei minuti il suo rendimento sale di un punto abbondante. Nuovamente fra i migliori in campo al termine del match e ormai non fa più notizia.
CELIK 6 - Era in dubbio, ma a guardare la sua prestazione non è sembrato. Trasloca da una linea all'altra con grande disinvoltura.
CRISTANTE 6 - Quel destro deviato ha scosso la squadra e soprattutto il risultato, in un momento in cui l'aria era di quelle da serata da ricordare in negativo. Come un pugile incassa e poi colpisce al momento giuro.
KONE 5,5 - Meno brillante delle altre volte, scadente soprattutto dal punto di vista della precisione. Tambureggia sul campo a ritmi elevati, forse va anche troppo di fretta, tralasciando il resto. DAL 58' PISILLI 7 - Alzi la mano chi è sorpreso, probabilmente pochi. A volte anche in maniera confusa, ma come una scossa accende la squadra e questo è un fatto. Sfiora il gol di testa due volte prima di spedire la palla in rete. Elettrico.
EL SHAARAWY 6 - A sinistra oggi la tratta è affollata, si sposta a destra e continua a svolgere il proprio compito, senza acuti.
SOULE 5 - Attira il pallone a sé e questa è una qualità dei grandi talenti, il problema è la trasmissione, probabilmente troppe idee e la necessità di stupire lo portano a pensare troppo sul da farsi. E gli attimi passano. DALL'85' HERMOSO S.V.
PELLEGRINI 6 - Nel primo tempo è l'unico a provare qualcosa, nel secondo sfiora il gol e crea qualche occasione per i compagni con 4 passaggi chiave. Non è tempo di fuochi d'artificio, ma dà il proprio contributo alla causa e appare in crescita. Mattoncino. DALL'80' PAREDES 6 - In tempo per disegnare la traiettoria trasforma in gol.
DOVBYK 5 - Dopo i tre sigilli consecutivi l'ucraino si ferma in un pantano immaginario allo Stadio Olimpico. Impreciso negli appoggi, morbido sotto porta, in ritardo nei movimenti: giornata no per il bomber romanista, capita. Impantanato.
JURIC 6 - La sufficienza è data dai 3 punti e non è poco, considerando classifica e momento. Le scelte iniziali lasciano qualche dubbio, in primis a lui che mette mano alla squadra e nel rovistare nella tasca trova i tre punti, la manovra è lenta e la prestazione piuttosto deludente. I tre punti riempiono la pancia in questi tempi di magra e danno fiducia e respiro, ingredienti fondamentali per qualsiasi progetto tecnico.