
LR24 (MIRKO BUSSI) - Gran parte del prodotto totale della Roma di sabato sera, 1 gol per 1,25 xG, è stato accumulato al 4'. Quando Cristante, con lancio cucito su misura, ha acceso Soulé in 1 contro 1 con Valentini sul lato opposto, ha dato una dimostrazione di quella che, in letteratura calcistica, si definisce "superiorità qualitativa".
Da qui, il dribbling dell'esterno argentino ha prodotto la prima parte di xG (0,24 nella metrica di UnderStat), col tocco sul portiere in uscita, più altri 0,94 xG per quello che è diventato un pregiatissimo assist per Shomurodov. Per un totale di 1,18 xG, la Roma ne produrrà appena altri 0,07 lungo tutto l'arco del match.
#RomaVerona/#PostMatch 1/5
"Uno contro uno, uno per tutti"
Contro il Verona l'#ASRoma ha prodotto 1,25xG: 1,18 di questi hanno il marchio di #Soulé.
4 le SCA (occasioni di tiro) prodotte, ne crea 4,66 in media a partita: solo 5 in Serie A, tra cui Dybala, hanno numeri superiori. pic.twitter.com/Il7pSc4lOL— Mirko Bussi (@MirkoBussi) April 22, 2025
La difficoltà della Roma nel produrre sviluppi offensivi efficaci si lega alla bassa capacità di illuminare una delle 5 superiorità, secondo la classificazione di Coverciano. Oltre a quelle numeriche, più evidenti, esistono quelle posizionali, dinamiche e socio-affettive. E qualitative, dove la qualità, appunto, di un giocatore offre un vantaggio nella situazione. Come quando Soulé punta Valentini sabato scorso: quei 5 tocchi alzano la frequenza di conduzione dell'esterno romanista che costringe l'avversario a retrocedere rapidamente all'interno della propria area di rigore.
L'invito che la postura di Valentini offre sull'esterno e sul piede debole di Soulé non salva il difensore del Verona dal peggio: il romanista si prende proprio quel lato, come già aveva fatto sempre per Shomurodov contro il Monza, per guadagnarsi la porta di Montipò. Tocco sotto che diventerà un'occasione imperdibile per l'1-0 di Shomurodov.
#RomaVerona/#PostMatch 3/5
Isolato e raggiunto sul lato opposto, con 5 tocchi Soulé ha aumentato la frequenza puntando Valentini fino ad obbligarlo a retrocedere nella propria area di rigore. L'invito sul destro non è servito, anzi: l'argentino passerà da lì per aprirsi la porta. pic.twitter.com/Mdnwcuf497— Mirko Bussi (@MirkoBussi) April 22, 2025
Eppure quelle superiorità qualitative che Soulé può esprimere al meglio in 1v1 quando isolato in una parte del campo, la Roma è riuscita ad accenderle raramente perché, più spesso, sovraccaricava il lato destro. Saelemaekers e Soulé provavano a smarcarsi in direzioni e sensi opposti condividendo settori simili, Baldanzi si avvicinava per tentare di aumentare le interazioni ma faticavano ad emergere "superiorità relazionali", socio-affettive, tra i 3 romanisti. La mappa dei tocchi mostra chiaramente dove pendeva la Roma sabato sera: 229 i tocchi sul lato destro del campo, appena 135 sul corridoio di Angelino.
4, comunque, le SCA (opportunità di tiro) prodotte da Soulé sabato sera, mantenendosi in media con i dati stagionali: il classe 2003 ne produce infatti 4,66 a partita, più di lui, in Serie A, soltanto Samardzic, Lookman, Dybala, Nico Paz e Calhanoglu. Sotto la produzione di Soulé, per dare un'idea, alcuni dei massimi esponenti nel ruolo: Rafael Leao e Yildiz, a 4,53 ogni 90 minuti, oppure Pulisic, i primi mesi di Kvaratskhelia al Napoli, David Neres, Isaksen o Zaccagni. 6 le 'big chances' costruite per la Roma, soltanto Dybala, con 8, ne produce di più tra i giallorossi.
#RomaVerona/#PostMatch 5/5
Senza creare superiorità numeriche/posizionali, accendere quelle qualitative diventa decisivo: solo Dybala (8) ha creato più 'big chance' di Soulé (6) nella Roma.
E in A, Soulé offre più SCA (dato x90) di Leao, Yildiz, Neres o Zaccagni per dare un'idea. pic.twitter.com/Y2WFkcOzY0— Mirko Bussi (@MirkoBussi) April 22, 2025