TESTACCIO e FABIO PETRUZZI

13/02/2009 alle 08:57.

LAROMA24.IT - Testaccio è il XX rione di Roma, il cui nome deriva dal cosiddetto "monte" (mons Testaceus): 35 metri di cocci (testae, in latino) e detriti vari, accumulatisi nei secoli come residuo dei trasporti che facevano capo al porto di Ripa grande. Il porto funzionava fin dall'epoca romana, ed era il punto d'approdo delle merci e delle materie prime che, arrivate via mare dal porto di Ostia, risalivano il Tevere su chiatte rimorchiate dai bufali. Nei secoli, i cocci di anfore si accumularono a come a formare una montagnola: da qui deriva il nome di monte Testaccio o Monte dei cocci, e la scelta, nei tempi moderni, dell'anfora come simbolo del rione. I marmi, che diedero il nome alla via Mormorata, che mette in comunicazione il porto di Ripa con la Porta San Paolo, erano quelli che i romani continuarono ad importare da tutto il mar Mediterraneo via mare fino alla fine dell'impero e fino alla bonifica e alla riorganizzazione urbana che destinò questo territorio ad attività industriali e di servizi "pesanti" come ferrovie, il mattatoio, i mercati generali, la fabbrica del gas, la zona, era abitata da contadini poveri e pastori, soggetta alle alluvioni del Tevere e infestata dalla malaria, che iniziava a colpire alle porte di Roma.

 

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