LAROMA24.IT Cè chi è bandiera, e chi questa bandiera la porta da una vita. Cè chi nasce nella capitale, la fa sua e la consegna alla memoria della storia del calcio. Cè chi invece, da terra partenopea, costruisce casa, bottega e fama nellestremo nord friulano, località Udine. Francesco Totti e Antonio Di Natale hanno in
SEMPRE LONTANO DA CASA Per Totò, che al De Curtis ruba nome e originalità, si prospetta fin da subito un futuro lontano da casa. Classe
Approda dunque allUdinese nel 2004, dove trova un gruppo forte, motivato e ben allenato da mister Spalletti, già conosciuto ai tempi di Empoli. Il tridente formato da Di Natale-Iaquinta-Di Michele fa impazzire le difese di mezza Serie A, questa Udinese vola e a fine campionato si ritrova al quarto posto, in Champions League. Spalletti lascia, destinazione Roma e al suo posto arriva Cosmi. Totò è ormai parte integrante della squadra: nei primi tre anni al Friuli timbra il cartellino 162 volte, siglando 39 reti. Nel 2006 viene ceduto Di Michele, nel 2007 Iaquinta, e si sfalda il tridente che tanto aveva fatto sognare in terra friulana. A Udine arrivano però Quagliarella e Floro Flores, con Pasquale Marino in panchina. Il risultato? 17 gol per Di Natale e settimo posto per i bianconeri. Nel frattempo Pozzo acquista anche Alexis Sanchez: dal 2009 il cileno divide l'onere dell'attacco bianconero con Di Natale, che al suo fianco segna ben 29 gol. Si ripete nella stagione 2010-2011, con 28 gol in campionato.
Un exploit che segue il sentimento: un napoletano a Udine potrebbe essere linizio di una barzelletta un po razzista, ma è invece la storia di un talento dalla classe cristallina, messa al servizio della squadra. Maglia sudata e umiltà, così lo scugnizzo di Castello di Cisterna si conquista la platea friulana. Uno sguardo ai precedenti: Di Natale ha segnato 10 gol alla Roma nella sua carriera.
UNA VITA PER
Antonio Paesano