LAROMA24.IT (Gabriele Conflitti) - Il 2017 della Roma si è aperto con una vittoria di carattere (aka 'cazzutissima') sul campo del Genoa, che le ha permesso di mantenere invariato il distacco dalla Juve capolista e il vantaggio sul folto gruppo di inseguitrici per un posto in Champions League. Per continuare a viaggiare a velocità di crociera, i giallorossi sono chiamati alle armi per espugnare un'altra roccaforte: la Dacia Arena, campo di battaglia di proprietà dell'Udinese. Oltre alla forza fisica con cui contrastare la mediana e la retroguardia bianconere, alla Roma servirà l'estro dei suoi giocatori più in forma, tra i quali spunta Emerson Palmieri, e guardarsi le spalle dalle incursioni di Ali Adnan.
UOMINI O CAPORALI - Il calcio regala storie di vita incredibili, come quelle che riguardano il terzino sinistro dell'Udinese, che nell'estate del 2014 è stato vicino a vestire i colori giallorossi. Ali Adnan, primo giocatore iracheno della Serie A, ha risposto alla chiamata alle armi del suo paese, smettendo i panni del calciatore per qualche mese e trascorrendo alcuni mesi nell'esercito in Iraq. Dopo l'esperienza militare, Adnan è approdato ugualmente in Italia, sponda Udine, mettendosi subito in mostra per le sue spiccate qualità.
Meno turbolento il percorso di Emerson Palmieri, che proseguendo la tradizione di famiglia inaugurata dal fratello ha preferito i tacchetti degli scarpini alla pesantezza e al fango degli anfibi.
TIROMANCINO - Dopo un'inizio stentato nella Roma di Garcia e un'estate turbolenta, Emerson ha giovato del trattamento Spalletti diventando in questa stagione una delle sorprese più piacevoli della rosa romanista. In crescita anche le prestazioni di Ali Adnan sotto le indicazioni di Luigi Delneri, anche se ultimamente l'ex tecnico di Porto e Juventus gli sta preferendo Samir.
Sebbene differiscano per età e caratteristiche fisiche (l'iracheno gode di una stazza parecchio superiore al brasiliano), i due si somigliano molto per quanto riguarda il bagaglio tecnico. Velocità, dribbling e piede sinistro educato sono tre delle skills che contraddistinguono i due calciatori. Il ruolo ricoperto li condiziona dal punto di vista realizzativo (1 gol per parte nel nostro campionato), ma le mancanze sotto porta vengono sopperite con la quantità di assist forniti e dal costante pericolo arrecato alle difese avversarie.