LAROMA24.IT (Gabriele Conflitti) - Quella lunga estensione di terreno compresa fra la costa del Mar Adriatico e quella del Mar Nero ai più conosciuta come penisola balcanica ha consegnato al mondo del calcio un Olimpo di talenti che hanno arricchito i migliori campionati europei fin dagli albori dello sport più popolare al mondo. In Italia, forse per contiguità territoriale, i calciatori provenienti dagli stati dell'ex Iugoslavia hanno trovato spesso fortuna, diventando nei decenni punti fermi dei vari club in cui sono transitati. Lo stesso sta accadendo anche a Edin Dzeko e Nikola Kalinic, che martedì sera all'Olimpico si affronteranno in quella che si prospetta una sfida a suon di gol.
INCISIVI - Quasi due anni di differenza tra il bosniaco della Roma e il croato della Fiorentina, i due attaccanti hanno accumulato curricula ben diversi prima di approdare in Serie A: Dzeko aveva vinto lì dove non si era mai vinto, portando a casa un campionato col Wolsfburg e due col Manchester City, segnando reti su reti e contribuendo attivamente alla conquista di campionati e coppe con i club dei quali ha indossato le maglie; Kalinic si invece si è messo in luce grazie alle prestazioni col Dnipro, club ucraino col quale ha sfiorato la vittoria dell'Europa League nel 2015, prima di cedere di fronte al pigliatutto Siviglia e arrivando a Firenze con la bacheca ancora priva di ori. L'approccio col nostro campionato, nel quale entrambi sono giunti la scorsa stagione, è stato completamente opposto: Dzeko ha stentato e non poco, siglando appena 10 reti in tre competizioni, mentre Kalinic ha conquistato da subito le simpatie del tifo viola mettendo a segno 18 reti fra campionato, Coppa Italia ed Europa League.
TRASFORMAZIONI - La stagione in corso ha però restituito alla Roma l'attaccante che tutti si aspettavano e che nell'agosto del 2015 fu accolto da quasi 5000 persone all'aeroporto di Fiumicino. Sono 22 le reti di Dzeko in 31 gare quest'anno, col numero 9 che sembra finalmente aver superato le difficoltà palesate nella sua prima esperienza italiana. Il nuovo campionato ha visto invece confermare i numeri di Kalinic: rete alla prima giornata contro la Juventus, poi una tripletta al Sant'Elia ad interrompere un digiuno durato 8 giornate: da lì in poi sono arrivate altre sei reti in campionato e quattro in Europa League.