LAROMA24.IT – Inizia il tour de force della Roma: oggi i giallorossi affronteranno il Crotone dando il via ad un periodo di gare ogni tre giorni tra campionato, Europa League e Coppa Italia. Si comincia dal Crotone che la squadra di Spalletti è costretta a battere se vuole continuare a sperare in un inseguimento alla capolista Juventus, tenendo a distanza il Napoli di Sarri dal secondo posto.
A VOLTE RITORNANO – Spalletti si troverà di fronte Aleandro Rosi, giocatore lanciato proprio dal tecnico di Certaldo ai tempi della prima esperienza romana: “Sono due giovani interessanti (Rosi e Okaka, ndr) che hanno bisogno sicuramente di farsi delle esperienze e io credo molto nelle loro potenzialità ed essendo convinto che si riveleranno due giocatori futuri di questa società, quando posso mi fa piacere dargli opportunità importanti”. Era questo il parere dell’allenatore nel 2006. Rosi esordì in giallorosso nel maggio del 2005, a soli 19 anni, e la storia alla Roma, ma anche quella fuori dalla capitale, hanno smentito Spalletti. Dopo gli inizi positivi nella capitale, Rosi non è riuscito a confermarsi altrove: ha giocato a Chievo, Livorno e Siena, prima del ritorno in giallorosso nel 2010. Nelle successive due stagioni non riesce a convincere la Roma tanto che nell’estate del 2012 arriva la risoluzione consensuale del contratto che gli permette di legarsi al Parma. Il suo tour per l’Italia continua due anni dopo col passaggio al Sassuolo prima di essere acquistato dal Genoa. Aleandro non riesce però ad affermarsi neanche il Liguria tanto che viene prestato prima alla Fiorentina e poi al Frosinone lo scorso anno, prima del passaggio, sempre con la formula del prestito, al Crotone di Nicola. In questa stagione ha disputato fino ad oggi 12 partite segnando anche una rete nella sconfitta del Crotone contro il Napoli per 2 a 1. Domenica si troverà davanti Spalletti, immaginiamo con un po’ di rimpianti per quello che poteva essere e non è stato.
TRENO A DESTRA – Chi sta avendo sicuramente più fortuna sulla fascia destra romanista è Bruno Peres, classe ’90, tre anni più giovane di Rosi. Il brasiliano è arrivato in estate dal Torino, portato nella capitale da Walter Sabatini. Complice anche l’infortunio di Alessandro Florenzi, così come il cambio di modulo deciso da Luciano Spalletti, Peres è diventato il padrone della fascia. L’attuale difesa a 3 concede al terzino più libertà di spinta, potendo concentrarsi meno sulla fase difensiva nella quale in carriera ha dimostrato più di qualche amnesia: il brasiliano spinge molto e in due anni e mezzo in Italia ha segnato 7 gol (6 col Torino e uno con la Roma) contro i 10 totali di Rosi (2 con la Roma), totalizzati però in 11 anni. Bruno Peres si sente già di casa nella capitale, come ha ammesso recentemente in un’intervista a goal.com: “La differenza di punti con la Juventus è ridotta (7 punti) e li possiamo raggiungere. A Roma mi sento già a casa”. La speranza è che entri sempre di più nei dettami tattici di Spalletti e che possa crescere con tutta la squadra per arrivare, magari, ad alzare trofei al termine della stagione eguagliando Rosi che, con Spalletti alla Roma, ha vinto una Coppa Italia e una Supercoppa italiana.