LAROMA24.IT (Gabriele Conflitti)- La Roma vede sgretolarsi sotto le mani il sogno di conquistare l'Europa League. L'eliminazione col Lione non può e non deve però pregiudicare il cammino giallorosso in campionato, dove la squadra di Spalletti è chiamata a difendere il secondo posto dagli assalti del Napoli. Domenica arriva all'Olimpico il Sassuolo, formazione che da quando è ha conosciuto le luci della ribalta non ha mai perso quando è venuta in trasferta a Roma. Un duello fondamentale ai fini del risultato sarà tra Daniele De Rossi e Lorenzo Pellegrini a centrocampo.
VIE CENTRALI - Sia De Rossi sia Pellegrini hanno in comune non soltanto il ruolo di perno di centrocampo, ma anche diverse caratteristiche tecniche. Fra tutte, spiccano un'ottima capacità di tiro da fuori area e un buono stacco di testa. All'inizio della sua carriera, il 16 di Ostia ha spesso trovato la porta con la conclusione dalla distanza, ma negli ultimi anni ha rarefatto questa sua attitudine, anche a causa del ruolo di maggior copertura a cui è chiamato. Pellegrini ha invece trovato la porta da fuori area in alcune occasioni in questa stagione, mostrando in generale un feeling speciale con la porta. Sono infatti 8 le reti siglate dal numero 6 neroverde, mentre De Rossi è fermo a una sola marcatura, contro l'Austria Vienna in Europa League.
PRESENTE E FUTURO - "Capitan Futuro" è il pesante appellativo che per lungo tempo ha accompagnato Daniele De Rossi nella sua esperienza romanista. Il numero 16 ha poi dovuto fare i conti con l'eterna giovinezza di Francesco Totti, arrivato a 40 anni con la fascia di capitano al braccio che ancora indossa con onore. Pellegrini invece, in caso in estate venisse riacquistato dalla Roma, potrebbe diventare uno dei punti fermi dell'undici giallorosso e, perché no, un giorno poter entrare nell'albo dei capitani di tradizione romana dei giallorossi. La realtà per ora lo vede essere al centro del progetto Sassuolo, anche se nei piani della Roma sembrerebbe esserci quello di riportarlo nella capitale in estate.