SFIDA NELLA SFIDA: Nainggolan vs Bertolacci

18/04/2018 alle 03:35.
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LAROMA24.IT (Matteo Arceri) – Archiviato il derby con la Lazio, pareggiato 0 a 0, la Roma non ha avuto il tempo di rifiatare e si è subito messa al lavoro per preparare la prossima partita di campionato contro il , in programma nel turno infrasettimanale di domani alle ore 20:45 allo stadio Olimpico. Il match tra i giallorossi e i rossoblù è anche la sfida che si gioca tra un centrocampista romano e un altro centrocampista che romano lo è diventato. Si tratta di Andrea Bertolacci e .

IL NINJA - è soprannominato il ‘Ninja’ per via dei suoi caratteri somatici tipici asiatici (di origine indonesiana), ma anche per il suo spirito da combattente, per la sua forza fisica e per la sua caparbietà nel recuperare palla con la sua classica arpionata da terra. Ma molti hanno notato un calo nelle prestazioni del centrocampista belga. Certamente, numeri alla mano, è evidente una forte differenza realizzativa: se nella scorsa stagione il numero 4 giallorosso aveva segnato 11 reti, collezionando 4 assist, nel campionato in corso, invece, è rimasto a quota 3 gol e ben 7 assist. Molti hanno attribuito questo calo alla differente posizione in campo assunta da nei diversi moduli dei due allenatori. Nel di il belga ha rivestito il ruolo di trequartista, in cui era chiamato a inserirsi con i tempi giusti da dietro per mettere la palla in rete, in definitiva eseguire gli stessi movimenti che il tecnico toscano richiedeva a Simone Perrotta durante la sua prima esperienza sulla panchina giallorossa. Nel di , invece, è stato posizionato nella zona di mezzala destra e questo probabilmente non gli ha consentito di segnare tanti gol quanti ne aveva segnati l’anno precedente, ma lo ha visto maggiormente coinvolto nella manovra offensiva, come dimostrano i 7 passaggi vincenti conseguiti per i propri compagni di squadra. Meglio trequartista o mezzala? Il giocatore ha risposto a tale domanda con la sua solita schiettezza in una recente intervista, spazzando così via ogni tipo di dubbio: “Se ne parla troppo, sono caz… e. Gioco in un’altra posizione rispetto a prima ma ci sono partite in cui ho fatto benissimo partendo in un ruolo e altre in cui sono andato peggio restando lì”. In 16 partite giocate contro il , ha segnato solo un gol ai grifoni, precisamente nella stagione 2014/2015 quando sulla panchina romanista sedeva Rudi e i giallorossi riuscirono a sbancare Marassi per 0-1 proprio grazie alla prodezza del belga.

IL RITORNO A CASA - Roma- non può essere una partita come le altre per Andrea Bertolacci, lui che è nato e cresciuto nelle giovanili della società giallorossa. Per il giocatore romano sarà un ritorno a casa visto che dal 2010, tra prestiti e cessioni, è andato prima al Lecce, con cui ha vinto il campionato di Serie B 2009/2010, poi si è trasferito al , in seguito il suo cartellino è stato acquistato dal Milan che poi lo ha rigirato in prestito nuovamente ai grifoni. Anche Bertolacci ha avuto una storia simile a quella di . Infatti l’ex giallorosso è nato come centrale di centrocampo per poi essere reinventato nel 2013 dal tecnico Davide Ballardini come trequartista, notando in lui ottime qualità offensive, anche se in termini realizzativi i numeri dicono che ha segnato poco: in 200 presenze tra Serie A e B è andato in rete soltanto 21 volte. Anche Bertolacci viene riconosciuto per la sua capacità di fare pressing, per la sua abilità nel recupero palla, per la sua aggressività nel modo di giocare, tutte caratteristiche che hanno portato Ballardini, nel frattempo ritornato sulla panchina rossoblù dopo l’esonero di Ivan Juric, a riposizionarlo come centrocampista centrale nel suo 3-5-2Meglio Bertolacci centrale di centrocampo o trequartista? Il giocatore ha voluto mettere subito le cose in chiaro: “Io nasco centrocampista centrale, non certo trequartista. È vero, Ballardini mi ha utilizzato così e me la sono cavata. Ma fare il trequartista in Italia è dura: pochi spazi e tante botte». L’ultima e unica volta in cui Bertolacci ha segnato da ex alla sua Roma è stato nella stagione 2011/2012 con la maglia del Lecce. Allo stadio Olimpico, dopo le reti di e Gago è stato suo il gol di sinistro che ha dimezzato lo svantaggio. Quell'anno sulla panchina pugliese sedeva un certo Eusebio , proprio quell'allenatore che ora è a Roma e sta facendo sognare i suoi tifosi in League.