LAROMA24.IT (Federico Leoni) - Ora urge vincere. Dopo l'incubo fiorentino, e la mancata vittoria contro il Milan, la Roma ha bisogno dei 3 punti. Per la classifica. Per quel benedetto quarto posto. Ma anche e soprattutto per la sua gente, col morale sotto i tacchi dopo l'ultimo periodo. Gente aggrappata al talento, e al coraggio, di un classe '99. Nicolò Zaniolo si è preso i giallorossi, e anche venerdì sera, contro il Chievo, sarà in mezzo al campo a far da trascinatore. Come, d'altronde, dall'altra parte fa Emanuele Giaccherini. Esperienza e carta d'identità differenti, ma, come il romanista, in questo momento sembra essere l'uomo in più dei clivensi.
ORO CAPITALE - Tutto è nato per caso. A metà settembre. In una tiepida serata di Madrid. Fase a gironi di Champions League. Davanti i Campioni d'Europa. La Roma, scossa dalla deludente rimonta subita proprio contro il Chievo, si presenta al Bernabeu sorprendendo tutti. Nella formazione iniziale, infatti, c'è un ragazzo che non ha mai messo piede in Serie A. Si chiama Nicolò Zaniolo, che da quel momento uscirà di rado dalle rotazioni di Di Francesco. Qualche mese di rodaggio, ed ecco che l'ex Primavera dell'Inter diventa l'uomo in più dei capitolini. Col Sassuolo, nel Boxing Day, l'esplosione definitiva. Un gol d'autore. Di forza. Di talento. Il panorama calcistico si accorge di lui. A solo 19 anni scende in campo 13 volte segnando 3 gol. Caratteristiche uniche, moderne. Un tuttocampista. La consacrazione è arrivata sulla trequarti, ma Di Francesco studia per lui un ruolo da mezz'ala, come contro il Milan. La sua fisicità, i suoi strappi e la sua imprevedibilità rappresentano una novità tattica, mancava un giocatore del genere, e la Roma, ora, se lo tiene stretto. Mentre già si discute del suo rinnovo, lui pensa al Chievo. Affamato come pochi nel riprendersi un posto in Champions League.
MISSION IMPOSSIBLE - Una valigia piena di ricordi. Una mappa piena di mete. Emanuele Giaccherini ha viaggiato tanto. Tante squadre, tante battaglie. A 26 anni l'esordio in Serie A con il Cesena. Da lì una favola meravigliosa. La Juve di Conte, gli Scudetti, la Champions League, la Nazionale. Poi l'esperienza in Premier League, a fasi alterne, fino al ritorno in Italia. Bologna, Napoli ed ora Chievo. E proprio con i clivensi è atteso da una delle sfide più dura: guidare i veronesi verso una salvezza impossibile. Dopo la penalizzazione, e un girone d'andata complicato, la squadra di Campedelli è all'ultimo posto a 9 punti, a -9 dall'Empoli quartultimo. Nato come esterno puro, Giaccherini ha imparato con Conte ad ambientarsi in ogni zona di campo. Con l'avvento di Di Carlo è tornato a fare il trequartista dietro a due punte. 2 gol nelle ultime quattro partite, fruttati ai clivensi 4 punti. Per la salvezza servirà probabilmente qualcosa in più, ma il miracolo passa da lui, già contro la Roma.